Fontane pubbliche

Utilizzo improprio dell’acqua pubblica

Francesca L. Straziota
Taniche d'acqua
Si riempiono taniche in quantitá industriali dalle fontane
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Passeggiando in piazza Dante Alighieri, comunemente chiamata “Villa dei caduti”, ci siamo accorti di un fenomeno che di certo non può essere considerato poco noto, ma che nessuno (o forse qualcuno in modo blando, dati i risultati) si è degnato di segnalare: il furto di acqua pubblica, spesso in quantità industriali.

Sono molti coloro che, senza attendere neppure il calare del sole o l’arrivo di ore non sospette in cui il fenomeno desterebbe meno attenzione, si appostano nei pressi delle fontane, muniti di taniche che subito dopo vengono posizionate all’interno di furgoncini a cofano aperto, per poi essere trasportate a destinazione.

L’acqua che sgorga dalle fontane è pagata dalle tasche di tutti noi poveri contribuenti, perciò sorge spontaneo un dubbio: per quale ragione si permette questo abuso?

È lecito che, per ovviare ai costi inerenti l’utilizzo dell’acqua o per (ipotizziamo) sopperire a disservizi privati, si utilizzi in questo modo un bene pubblico?

Al di lá delle leggi e della loro osservanza, ci appelliamo alla coscienza e al concetto di giustizia che regna in ogni uomo.

lunedì 2 Ottobre 2017

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