Niente Opac

Biblioteca comunale: internet o età della pietra?

Francesca L. Straziota
Biblioteca civica Miani Perotti
È possibile che non ci sia ancora un Opac alle porte del 2018?
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Nell’era digitale in cui gli affari, la cultura, le comunicazioni, tutto ruota attorno ai social network e alle innovazioni riportate in ambito informatico, ci sono ancora delle biblioteche ( il cui scopo, ricordiamo, dev’essere favorire lo studio e la ricerca) fantasma.

Parliamo, in questo caso della Biblioteca civica Miani- Perotti che può essere considerata tale per svariate ragioni, tra cui spicca innanzitutto la totale assenza di un OPAC. Vorremmo sottolineare il fatto che l’anno in corso sia il 2017 e che i cataloghi cartacei, di questi tempi, dovrebbero solo affiancare quelli presenti in rete (di gran lunga più aggiornati e pratici), che consentono un controllo sulla fruibilità dei testi anche da casa.

La questione s’infittisce se si pensa che una biblioteca civica come quella su citata non preveda la possibilità per i non residenti in Cassano delle Murge di prendere in prestito dei testi (che, ripetendo, sarebbero stati cercati giá con fatica e necessariamente in loco, dato il disservizio riguardante la consultabilitá on line).

È giusto che una biblioteca dello stesso tipo, in qualsiasi comune del resto d’Italia, non abbia problemi nel consentire e registrare un prestito non solo ai non residenti, ma anche a coloro che provengono da altre regioni? Prendiamo a titolo d’esempio la Biblioteca comunale Banfi (BG): il prestito è consentito a prescindere dalla regioni di appartenenza e dal tempo di permanenza nel luogo, purché ci sia il rispetto delle regole; inoltre il periodo entro il quale dev’essere restituito il materiale è IDENTICO PER TUTTI.

Cassano delle Murge, attualmente frazione che rientra nella Bari Metropolitana di cui tanto si parla, dunque, poiché prende con tanta ostinazione le distanze da coloro che sono quasi considerati alla stregua di “stranieri”? Quando si seguiranno correttamente le norme valide per tutta l’Italia in materia culturale?

Come mai non riconosce a TUTTI, cittadini e non, la possibilità di studiare e fare ricerca?

Sul caso biblioteca Miani-Perotti ritorneremo al più presto.

lunedì 16 Ottobre 2017

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