Accattonaggio

Accattonaggio:un fenomeno che si può fermare?

Alessandro Greco
Il fenomeno accattonaggio
Dietro tale fenomeno il racket subsahariano riconducibile ai trafficanti di esseri umani
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Dopo esserci occupati del fenomeno prostituzione la settimana scorsa, non senza polemiche da parte dei lettori, oggi ci occupiamo di un altro fenomeno ormai diffuso a macchia d’olio anche nel nostro comune. Si tratta dei questuanti e dell’accattonaggio. Ogni giorno si possono notare fuori dagli esercizi commerciali del nostro paese persone che si appostano in qualsiasi ora per chiedere le elemosina. La maggior parte di questi proviene dall’Africa, in particolar modo dalla Nigeria. Johnny (nome di fantasia), ci ha raccontato la sua triste storia: divenuto padre in giovane età, è stato costretto ad abbandonare sua moglie e la sua bambina quando era ancora in fasce nel suo paese, affidandole alle cure di sua madre. Mostrandoci in lacrime le loro foto, ha cercato di spiegare quanto fosse per lui difficile inserirsi in una società che si vanta di essere tollerante e rispettosa delle diversità, ma che nel concreto non attua alcun tipo di provvedimento per far sì che queste persone abbiano una vita dignitosa, al pari degli altri come previsto dalla Costituzione Italiana. Come riferisce la collega Chiarelli, del sito Repubblica Bari, in un suo articolo dello scorso giugno, inerente lo stesso argomento “Una percentuale dei loro incassi giornalieri, fatti di monetine nella mano, viene ceduta alle organizzazioni che ne gestiscono il business. Sono anch’esse composte da extracomunitari, molto spesso provenienti dalle stesse regioni sudafricane, che non vivono nel Centro richiedenti asilo politico (Cara) di Palese ma in appartamenti. Il 90 per cento risiede al quartiere Libertà, un altro 5 per cento a Carrassi, il restante nei dintorni della stazione. Sono gli stessi ras che fino a qualche tempo fa gestivano la tratta degli esseri umani, un affare che è diventato meno lucroso per l’aumento del numero di donne che si sottraggono allo sfruttamento della prostituzione.
Pur non avendone abbandonato il controllo, hanno preferito riconvertire le forze sulla gestione dell’accattonaggio. E loro, di entrambi i sessi, quasi sempre di giovane età, da soli o con bimbi al seguito, preferiscono cedere al ricatto dei capi piuttosto che trascorrere le loro giornate all’interno del Cara” (fonte bari.repubblica.it).
Le forze dell’ordine, che si spendono ogni giorno per la tutela dei cittadini, non lascino insoluto un problema come questo.

lunedì 16 Ottobre 2017

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