La bellissima Piazza Dante, comunemente definita “Villa dei Caduti” dai cittadini cassanesi, presenta (ebbene sì) dei lati oscuri, spesso lasciati nell’ombra. Percorrendo questa piazza, infatti si può notare e apprezzare il restyling che è stato ultimato non molto tempo fa: panchine nuove, ampliamento degli spazi, pulizia, tutto in perfetto ordine.
Sembrerebbe un lavoro eseguito alla perfezione e parrebbe un risultato ineccepibile, curato nei minimi dettagli. La realtà, tuttavia dimostra tutt’altro: basta fare qualche passo in più per osservare lo scempio lasciato alla vista di tutti.
Parliamo dei bagni pubblici che versano in condizioni pietose: chiusi, inutilizzabili, fatiscenti e, soprattutto sprecati, dato che qualcuno li aveva costruiti per essere utilizzati e non per divenire una discarica a cielo aperto. Al loro interno, infatti si vedono chiaramente scarpe, detriti, indumenti, residui di cibo, vetri e sudiciume: siamo di fronte a un evidente caso di spreco di denaro pubblico, disservizio e incuranza.
Quest’ultimo termine è stato spesso ripetuto negli ultimi articoli e il suo frequente utilizzo vuol rimarcare la più grave problematica della e valorizzazione del territorio che non viene effettuata da coloro che vengono dall’esterno, bensì proprio dai cittadini stessi e dalle amministrazioni locali.
Cassano dovrebbe essere un paese verde, speriamo di riportarlo alle sue condizioni ottimali e smettiamo di scaricare sui vicini le colpe, assumendoci le nostre responsabilità.