La proposta

«Corso Vittorio Emanuele III° diventi Viale della Costituzione»

La Redazione
La Costituzione italiana
E' la proposta della Fondazione "Albenzio-Patrino", che risponde all'invito della sindaca a ricordare nel 2018 l'entrata in vigore della nostra Costituzione avvenuta 70 anni fa.
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È la proposta che la Fondazione “Albenzio-Patrino” fa all’amministrazione comunale per celebrare degnamente l’anno in cui la carta fondamentale del nostro Paese celebra il suo 70° anniversario. L’arteria principale di Cassano, dunque, sia dedicata alla Costituzione e non ad un re che, come la storia insegna, ha commesso errori che hanno condizionato pesantemente le vicende dell’Italia.

«Invitiamo – aveva scritto la sindaca Di Medio nel suo messaggio di auguri per il 2018 – gli Enti Culturali del nostro territorio e le scuole di ogni ordine e grado a formulare proposte per realizzare interventi o eventi in ricordo dei 70 anni della nostra Costituzione per onorare degnamente questo anno dedicato anche alle manifestazioni per i cento anni della fine della Grande Guerra».

Immediata la risposta della Fondazione “Albenzio-Patrino”, che in una lettera alla sindaca – a firma del suo presidente, Francesco Giustino – propone il cambio di denominazione alla via principale del nostro paese, unitamente ad un evento che la Fondazione organizzerà per celebrare questa importante ricorrenza.

«Sono onorato – scrive Giustino alla prima cittadina – di comunicarLe che questa Fondazione desidera aderire al Suo invito di formulare proposte per celebrare degnamente il 70° anniversario della Costituzione.

La Carta fondamentale della Repubblica italiana ha un posto speciale, quale ispiratrice, nello Statuto di questo Ente in quanto in essa è contemplata, con l’efficacia simbolica e di significati che i Padri Costituenti seppero innestarvi, la storia e le sofferenze di un popolo da lungo tempo alla ricerca della propria sovranità e le prospettive di futuro – dignitoso, pacifico, prospero – che quegli stessi Padri e Madri immaginarono per tutti noi e per le generazioni che verranno.

Con tale spirito il Consiglio di Fondazione desidera chiederLe di volersi attivare, mediante le procedure all’uopo e, confidiamo, con il concorso morale di tutte le forze democratiche rappresentate nell’Assise comunale, per intitolare “Viale della Costituzione” l’attuale Via (o Corso) Vittorio Emanuele III.

L’attuale titolazione, infatti, evoca il ricordo di un sovrano a cui si devono ascrivere molti errori della storia del secolo XX: dalla non opposizione alla marcia su Roma alla pilatesca tolleranza dell’omicidio Matteotti e della persecuzione di altri oppositori, dalla firma delle ignominiose leggi razziali nel 1938 all’ingresso in una guerra che avrebbe lacerato materialmente e moralmente il Paese fino ad una incancellabile quanto codarda fuga da Roma – abbandonata al suo destino l’8 settembre del 1943, data di cui stiamo per rimembrare il 75° anniversario – per riparare a Brindisi. Può la città natale di Combattenti ed Ufficiali valorosi e plurimedagliati per coraggio come Rossani, Turitto e Galietti e cento altri ancora meno noti – che non scapparono! Anzi! – accettare ancora tale dimenticanza nella nominalità dei propri luoghi?

Il 2018 rappresenti quindi – come da Suo auspicio – l’anno degli onori alla nostra Costituzione, luogo morale di sintesi della nostra storia e del nostro futuro. Il “Viale della Costituzione” peraltro si troverebbe in una singolare quanto appropriata convergenza semantica e toponomastica alle confluenze delle strade: Viale dell’Unità di Italia (anelito delle lotte risorgimentali), via Vittorio Veneto (memoria di una delle vittorie più fulgide delle armate italiane nella Grande Guerra), piazza Garibaldi (eroe e simbolo della nostra storia) con via dei Mille e via dell’Indipendenza e, nondimeno, viale della Repubblica (a memoria della scelta di modernità e democrazia voluta dagli italiani il 2 giugno 1946, memori peraltro di quella fuga dianzi evocata e di quelle leggi scellerate). E’ bello immaginare che l’arteria viaria più importante dell’abitato – esso stesso un libro di storia – possa rievocare per noi e per i posteri il nome della Costituzione, quale patto di pace e promessa di reciproco rispetto tra donne e uomini liberi come la concepirono le nostre Madri e i nostri Padri.

Questa Fondazione, su impulso della Presidente Onoraria Prof.ssa Antonietta Patrino Albenzio, organizzerà nel 2018 un evento di riflessione per l’intera comunità sull’attualità della Carta Costituzionale e si attiverà, qualora la proposta suesposta trovi effettività, per onorare con il dovuto decoro il luogo a cui sarà devoluta la funzione di memoria collettiva che qui ed oggi peroriamo: Viale della Costituzione.

Nel rallegrarci per la Sua significativa scelta di augurare buon anno nel nome della nostra Costituzione, ci uniamo a Lei nel formulare gli auguri alla comunità per un sereno 2018 di crescita culturale, di benessere e di avanzamento spirituale».

domenica 31 Dicembre 2017

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vincenzo sardone
vincenzo sardone
6 anni fa

Finalmente una proposta, quella della fondazione Albenzio-Patrino,che ha l'obiettivo di porre fine all'indecenza storica di un'importante strada cassanese intitolata a un re che ha permesso l'affermazione del fascismo, le vergognose guerre coloniali, ha apposto la sua firma sul testo delle leggi razziali del 1938, non ha impedito l'entrata in guerra dell'Italia e, soprattutto, si è reso protagonista di una fuga ignominiosa dopo la firma dell'armistizio che ebbe come conseguenza la deportazione di oltre 600.000 soldati italiani, nonché l'eccidio di Cefalonia, ad opera dei tedeschi. Purtroppo Cassano non è l'unico paese o città in Italia ad avergli intitolato una delle sue arterie stradali. Bisognerebbe sensibilizzare tutte le varie amministrazioni comunali interessate a porvi rimedio.

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