Integrazione

Alla cooperativa sociale “MediHospes” la gestione dello Sprar

La Redazione
Corso di lingue per ospiti del progetto Sprar
Per il prossimo triennio si occuperà dell'accoglienza dei richiedenti asilo ospitati nel centro di via Colamonico.
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È la Cooperativa sociale “MediHospes Onlus” ad aggiudicarsi il secondontriennio del Progetto Sprar e dunque la gestione del centro di accoglienzancassanese presente su via Colamonico.

Il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (Sprar)nè il servizio del Ministero dell’interno che in Italia gestisce i progetti dinaccoglienza, di assistenza e di integrazione dei richiedenti asilo a livellonlocale. Un richiedente asilo – ricordiamo – è colui che è fuori dalnproprio paese e presenta, in un altro stato, domanda di asilo per ilnriconoscimento dello status di rifugiato in base alla Convenzione di Ginevransui rifugiati del 1951, o per ottenere altre forme di protezioneninternazionale. Fino al momento della decisione finale da parte delle autoritàncompetenti, egli è un richiedente asilo ed ha diritto di soggiorno regolare nelnpaese di destinazione. Il richiedente asilo non è quindi assimilabile alnmigrante irregolare, anche se può giungere nel paese d’asilo senza documenti d’identitàno in maniera irregolare, attraverso i cosiddetti ‘flussi migratori misti’,ncomposti, cioè, sia da migranti irregolari che da potenziali rifugiati.

Ad aggiudicarsi il progetto Sprar, dunque, è la stessanorganizzazione che ha gestito il primo triennio (nel frattempo ha cambiato lansua ragione sociale: prima si chiamava “Senis Hospes”).

“MediHospes” percepirà complessivamente poco più di 1 milione en699mila euro per i tre anni di gestione del centro cassanese: si tratta di fondinche provengono dal Ministero dell’Interno.

Il percorso verso l’aggiudicazione è stato alquanto accidentato.

Dopo il primo triennio, il Commissario prefettizio Cappetta, nel dicembre 2016, concesse una prima proroganall’organizzazione lucana.

Nel gennaio del 2017 ilnComune di Cassano emana un avviso pubblico per individuare il nuovo gestore; ilnprovvedimento poco tempo dopo viene annullato dall’ente locale a causa di alcuni errorinpresenti nell’atto di indizione della gara.E l’annullamento impone necessariamente in quel momento la seconda proroga alla Cooperativa che già gestiva il servizio.

Viene indetta la nuova gara, connla data di apertura delle buste delle offerte fissata al 24 luglio di quest’anno.

Nel frattempo, l’amministrazionenDi Medio, da poco insediatasi, concede alla società “Terra Nostra S.r.l.”, lanpossibilità di utilizzare una villetta del complesso “Garden Village”, dinproprietà dell’ente locale; la società campana intende partecipare alla garanper la gestione dello Sprar e in Comune si rendono conto di aver commesso unnerrore: l’assegnazione dell’immobile alla società “Terra Nostra S.r.l.”, infatti,navrebbe potuto configurarsi come un ingiusto vantaggio ad un concorrente dellangara; l’atto, pertanto, viene annullato in tutta fretta.

L’apertura delle buste posticipatanper ben due volte e la rapidità con la quale viene concesso l’immobile del “Garden Village” provoca anche l’interrogazione del gruppo consiliare dinminoranza “Siamo Cassano”, che manifesta apertamente il sospetto che “TerranNostra” sia stata in qualche modo favorita dall’Amministrazione comunale.

Lo scorso 6 dicembre, infine, sinprocede con l’apertura delle offerte: la società campana “Terra Nostra S.r.l.” vienenesclusa dalla gara perché la documentazione viene presentata in ritardonrispetto ai termini previsti e “MediHospes Onlus”, con un ribasso di appena lon0,001%, ottiene l’affidamento del progetto.

martedì 2 Gennaio 2018

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