Randagismo

Soldi per adottare un randagio, Di Medio: «Le critiche al provvedimento sono meschine»

La Redazione
Randagismo
E annuncia: «A breve controllo dei microchip dei cani padronali e delle masserie»
scrivi un commento 114

Un contributo di 100 euro per l’adozione di un cane randagio.

La scelta dell’amministrazione comunale fa discutere; per precisare meglio il contenuto del provvedimento la sindaca ha prodotto una nota.

«Facciamo chiarezza – scrive la Di Medio – perché c’è sempre chi non vuole capire o non sa leggere bene le disposizioni o non conosce le norme e quindi manifesta comportamenti non corretti. L’accalappiamento dei cani randagi, presenti sul nostro territorio, è di competenza del Servizio veterinario ASL, che provvede all’esecuzione attraverso la MAPIA di Bari e dietro segnalazione della Polizia Municipale. I cani, una volta accalappiati, vengono condotti presso il canile sanitario,sterilizzati e microcippati (sempre a carico della ASL e del Comune) e reimmessi sul territorio, come previsto dalla legge, dopo un periodo di quarantena. TUTTI i cani dei nostri canili sono sterilizzati e microcippati. Il nostro canile sanitario dispone di 6 box. Il problema si pone nella numerosa presenza di cani adulti nella parte rifugio sia del canile comunale “Dog House” sia del canile convenzionato “Natura Center”».

«La scelta di favorire l’adozione anche dei cani adulti (ce ne sono molti di adottabili) – scrive ancora la Di Medio – è stata determinata innanzitutto dalla convinzione che è una crudeltà tenere i cani “in prigione” solo perché a qualcuno non piacciono, e poi perché reimmetere soggetti già sterilizzati e microcippati ne favorisce la riduzione del numero sul territorio e rende possibile un controllo puntuale che mira alla lotta dello sfruttamento economico dei cuccioli. Si preannuncia che su questo aspetto saranno emanate, fra qualche tempo, dall’Ente, disposizioni di massimo controllo dei microchip dei cani padronali e delle masserie. La strumentalizzazione del nostro provvedimento di “accompagnare” l’adozione con un contributo per venire incontro alle prime necessità, nel caso dell’adozione di cani che hanno trascorso un lungo periodo nel canile, mi sembra meschino e molto poco “animalista”. Noi crediamo in questa opportunità che viene data ai cani dei rifugi. Sarà una goccia nel mare – conclude la sindaca – , ma riteniamo che ogni azione che abbia come fine il rispetto della vita, anche degli animali, sia da attuare».

lunedì 19 Febbraio 2018

Argomenti

Notifiche
Notifica di
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti

Le più commentate della settimana