Il fatto

Videosorveglianza, la Di Medio non riesce ancora a realizzare l’opera ottenuta da Lionetti

La Redazione
Telecamere videosorveglianza
La progettazione esecutiva predisposta dall'amministrazione, l'ultimo passo per la realizzazione concreta dell'opera, prevede costi che vanno oltre il finanziamento ottenuto: e allora si ricomincia praticamente daccapo
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Non si può procedere alla realizzazione del sistema di videosorveglianza perché la progettazione esecutiva redatta dall’amministrazione Di Medio prevede opere civili (scavi e posa in opera di materiale elettrico e di cavi di collegamento) non previste nel progetto iniziale, la cui realizzazione comporterebbe un notevole aumento di spesa rispetto all’importo finanziato.

Sono queste, in estrema sintesi, le motivazioni che impediscono la tanto attesa realizzazione dell’opera che dovrebbe garantire più sicurezza ai cittadini di Cassano.

Candidato a maggio 2016 nell’ambito del ‘Patto per lo Sviluppo della Città Metropolitana di Bari’, il progetto “Occhio a Cassano” per la sicurezza e il controllo del territorio predisposto dalla giunta Lionetti ottenne il 100% del finanziamento richiesto, ovvero ben 155 mila euro che sarebbero serviti per l’installazione di telecamere realizzate secondo la più moderna tecnologia. Un’opera che a distanza di ormai due anni la nuova amministrazione guidata dalla sindaca Maria Pia Di Medio, non riesce ancora a realizzare.

«Da molto tempo – commentava soddisfatto all’epoca il sindaco Vito Lionetti – il sistema di videosorveglianza era in cima alle richieste dei cittadini cassanesi, sotto scacco dei criminali e degli incivili in diverse circostanze. Con la predisposizione del progetto, curato nei minimi particolari, e con il suo finanziamento, manteniamo la promessa di consegnare al paese un efficace sistema di controllo nell’ottica della prevenzione e della repressione». «Le telecamere – continuava il sindaco Lionetti – ci consentiranno evidentemente di raggiungere tutta una serie di obiettivi fondamentali: monitorare continuamente le aree di pubblico interesse, creando un formidabile deterrente per le azioni vandaliche contro il patrimonio pubblico e privato e contribuendo alla riduzione e alla prevenzione di atti criminosi. Le telecamere, oltretutto, forniranno un prezioso contributo documentale nell’eventualità che vengano commessi dei reati, facilitando il lavoro delle forze dell’ordine». «Non solo: le telecamere – concludeva Lionetti – ci aiuteranno a contrastare la piaga dell’abbandono dei rifiuti nelle zone più soggette a questo deprecabile fenomeno. Ma gli “occhi elettronici” serviranno anche a monitorare efficacemente la viabilità urbana, per consentire alla Polizia Municipale di intervenire rapidamente in caso di necessità».

Per tutto questo si dovrà ancora aspettare. Sui tempi di realizzazione dell’opera c’è il buio assoluto: si dovrà procedere, infatti, ad una nuova progettazione preliminare (se ne occuperà Fastweb, nell’ambito di una convenzione con la Consip, la centrale acquisti della pubblica amministrazione italiana). Come a dire che si inizia tutto daccapo.

martedì 22 Maggio 2018

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