Mentre per Legambiente il nostro paese si conferma anche per il 2018 fra i Comuni più virtuosi d’Italia per quel che riguarda la raccolta differenziata dei rifiuti (per l’alluminio), dal Comune giunge invece una pessima notizia per quanto riguarda i costi del servizio.
Lo scorso 4 giugno presso l’impianto della Progeva Srl di Laterza, dove il nostro Comune conferisce la frazione organica della nostra spazzatura, è stata effettuata una analisi merceologica dei rifiuti dei cittadini cassanesi per la periodica verifica della conformità alle norme.
L’analisi ha riscontrato materiale non compostabile in una misura del 7.10%, un valore che supera la soglia limite del 4% di frazione estranea ammissibile.
Insomma, nel contenitore dell’umido i cassanesi ci buttano anche scarti non organici, che andrebbero conferiti invece nelle altre pattumelle.
Lo sforamento del limite massimo – fanno sapere dal Comune – comporterà a partire da ieri, 1° luglio 2018, una maggiorazione del costo di conferimento di 12,40 euro per tonnellata rispetto alla tariffa base di € 96,00.
Insomma, dopo il rincaro di quest’anno, a causa della “pessima qualità” del nostro rifiuto è prevedibile per il futuro un ulteriore aumento della tassa a carico dei cittadini.
Invece di aumentare le tasse sarebbe meglio insegnare ai bimbi a scuola a differenziare e questi lo insegneranno ai genitori e per chi non ha figli degli incontri ad hoc.