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Scuola, Lionetti: «Negano il sacrosanto diritto allo studio»

La Redazione
Vito Lionetti
«Il re - dice l'ex sindaco - è nudo le falsità disvelate e la ricerca di Capri espiatori è patetica». «Occorre la mobilitazione popolare e l'intervento del Prefetto. Sperando di non perdere il finanziamento»
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«Negano il sacrosanto diritto allo studio».

Lo dice l’ex sindaco di Cassano e insegnante di Scuola Primaria Vito Lionetti, a proposito della vicenda dei lavori di riqualificazione dell’edificio scolastico di via Mameli, ormai rimandati alla fine del prossimo anno scolastico, come comunicato ieri dalla dirigente Ippolita Lazazzera in un comunicato durissimo nei confronti dell’attuale amministrazione comunale guidata dalla sindaca Maria Pia Di Medio.

«Quando cercano di toglierti i principali diritti garantiti dalla Costituzione – scrive Lionetti in una nota – bisogna avere il coraggio di ribellarsi. A settembre i ragazzi della scuola media non avranno un edificio a norma dove esercitare il sacrosanto diritto all’istruzione. Non c’è più tempo da perdere: basta con le chiacchiere sui social; basta a tollerare le menzogne e le false rassicurazioni. Questa totale inerzia ci porterà nel caos totale e nella ineluttabilità dei doppi turni. Il re è nudo le falsità disvelate e la ricerca di Capri espiatori è patetica. Quando dicevo che stavano demolendo la scuola cassanese la sindaca abusiva mi accusava di fare illazioni: il mio dire era “frutto di incubi dovuti al caldo o ad altro”. E continuava come Alice nel paese delle meraviglie a vantarsi del grande impegno profuso per il mondo della scuola. E la corte di “nani e ballerine” a “confermare piena fiducia nelle parole della Sindaca”: falsità ed ipocrisia elevati a sistema di governo».

«Ora – continua Lionetti – è necessario “costringere” questi nostri amministratori a fare i lavori necessari per mettere in sicurezza l’edificio, come peraltro prescritto dalla ASL; a ripristinare e allestire le aule e le dotazioni tecnologiche. Il comunicato della Dirigente scolastica è chiarissimo su quello che è necessario far per poter aprire la scuola ai ragazzi il 18 settembre».

«Tutto questo si potrà ottenere solo con la mobilitazione popolare e l’intervento del Prefetto. Sperando – conclude Lionetti – di non perdere il finanziamento per i lavori di riqualificazione».

sabato 24 Agosto 2019

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