A seguito della notizia odierna – pubblicata dalla Gazzetta del Mezzogiorno e successivamente ripresa anche dalla nostra Redazione – abbiamo provveduto a contattare l’onorevole Nunzio Angiola in merito alla vicenda che lo vede condannato per danno erariale da parte della Corte dei Conti.
In relazione all’articolo pubblicato dalla sua testata, in trasparenza nei confronti dei cittadini e dei suoi lettori mi pare giusto precisare quanto segue.
«La Corte dei Conti – precisa l’onorevole 5 stelle Angiola – mi avrebbe riconosciuto responsabile di aver causato un danno, addebitato nella misura di meno di 4.900 euro».
nn«Tutto questo – continua l’onorevole nella nota inviata allannostra Redazione – non perché io mi sia impadronito personalmente di soldinpubblici, naturalmente, o li abbia dissipati in opere o consulenze inutili onclientelari, ma perché, insieme agli altri componenti del Nucleo di valutazionene al Commissario prefettizio che reggeva il Comune di Torremaggiore (nientenfazioni politiche, dunque), abbiamo ritenuto idonei i documenti generali dinprogrammazione del Comune (Peg e Pdo, a preventivo e a consuntivo) per erogarenai dirigenti la retribuzione di risultato, retribuzione che la stessa Corte deinConti afferma che avrebbe comunque dovuto essere attribuita».
nn«Si tratta – precisa ancora Angiola – di una disputanprocedurale, su quali tipi di documenti fossero necessari per erogare dei fondinche comunque avrebbero dovuto essere pagati ai dirigenti. Fondi che, secondo lennorme vigenti non avrebbero potuto essere spesi in nessuna altra maniera».
«Come è mio diritto – conclude l’onorevole pentastellato – farò ricorso in appello, certo di vedere riconosciuta la correttezza della procedura adottata».