Giovedì 10 agosto 2017 alle ore 18.30 il gruppo: Murgia trekking and more ha organizzato una visita presso il Pulo di Altamura,la più grande dolina carsica situata nel Parco dell’ Alta Murgia a circa 477 m sul livello del mare. Dista circa sei km da Altamura.
Gli organizzatori della visita: Fabio Egidi, Tony Caputo e Silvano Mezzapesa hanno accompagnato il gruppo in escursione spiegando dettagliatamente le peculiarità del Pulo.
Il Pulo è una depressione carsica che appare come un profondo ‘cratere’ di forma ellittica,scavato nella roccia calcarea la vegetazione è di tipo mediterraneo.
I partecipanti hanno visitato il Pulo dall’esterno, anche per il rispetto delle norme vigenti previste dalla,Ente Parco.
Il Pulo è di origine carsica legata in particolar modo alle rocce di origine calcarea che costituiscono le Murge pugliesi.
Per quanto concerne la storia e l’evoluzione della dolina esistono diverse ipotesi ovviamente, tutte fondate sulla natura carsica del Pulo. L’ etimologia del nome ‘Pulo’ è ignota, potrebbe essere derivata da’polo’, ovvero, un punto di incontro fra la superficie di rotazione e il suo asse.
I partecipanti dell’incontro hanno potuto ammirare un’ effige rupestre dedicata a Don Francesco Cassol, un prete di Longarone (Belluno),ucciso da un colpo di fucile nel 2010 mentre era nel sacco a pelo, inoltre, hanno potuto respirare il profumo della ‘nepetella selvatica’ , ovvero, la menta selvatica.
La menta selvatica è una delle piante tipiche della macchia mediterranea. Il nome generico è Clinopodium nepeta, mentre il nome scientifico è Melissa nepeta,il nome fu creato da Linneo (1707-1778).
L’incontro è stato seguito con interesse e partecipazione da parte dei presenti che a loro volta hanno potuto ammirare diversi tipi di costellazioni fra cui Cassiopea,il Grande carro e l’Orsa minore.
L’escursione si è conclusa con una cena di condivisione.