Sagra della Focaccia

Quarantesima Sagra della Focaccia: Mallardi,presidente della Pro Loco, fa il punto della situazione

Alessandro Greco
Massimiliano Mallardi presidente della Pro Loco Murgianella
Mallardi fa il punto della situazione sull'evento gastronomico cassanese
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Massimiliano Mallardi, presidente della Pro Loco Murgianella di Cassano delle Murge intervistato dai microfoni di Cassano Live,fa il punto della situazione sulla Sagra della Focaccia dei prossimi 26 e 27 agosto e sugli obbiettivi che la Pro Loco intende perseguire per i prossimi anni nel nostro paese. Ecco di seguito la nostra intervista esclusiva.

Quali sono le novità introdotte nella quarantesima edizione della Sagra della Focaccia?

“Partiamo dal presupposto che tutto nasce dall’esigenza di rivalutare il territorio. Per fare ciò c’è necessità che il paese venga conosciuto. Abbiamo delle tipicità, delle caratteristiche noi che forse altri paesi limitrofi non hanno che non vengono però sfruttate. Per far conoscere il paese abbiamo pensato di mutare la sagra. Abbiamo dunque pensato di far venire gente da fuori, poiché da parte di taluni commercianti locali vi è una negligenza e non vogliono entrare in talune situazioni e sono liberi di farlo. La Sagra della focaccia rappresenta il nostro paese, è giunta alla quarantesima edizione, ed è una delle più antiche in Italia, ma non ha mai avuto la definizione di prodotto locale. Quindi perché non utilizzare la storia e il nome del paese per promuovere il territorio? Dare dunque la possibilità a chi vuole mettersi in gioco, magari anche nuovi panificatori, ma anche quelli esistenti di realizzare il loro stand e nello stesso tempo far conoscere le focacce e le peculiarità dei prodotti tipici dei paesi limitrofi. L’idea è questa: creare un progetto a tre anni con un marchio sagra della focaccia fino al suo apice, ossia Matera 2019 e quindi non limitarsi al semplice evento della sagra, ma a un percorso conoscitivo, didattico all’interno delle scuole di conoscenza dell’alimentazione e del prodotto (ricordiamo la rivalutazione del grano senatore Cappelli, qualità tipicamente pugliese). Poi vi sono le manifestazioni correlate a livello alimentare alla Sagra della Focaccia, quali la Festa della trebbiatura e Pane e Olio in Frantoio. Dobbiamo fare un circuito in cui la scuola viene coinvolta per conoscere il prodotto e come si fa, un circuito tra appunto scuole e commercianti non solo locali ma anche imprenditori provenienti da fuori. L’idea è quella anche di creare un sistema ricettivo in vista di Matera 2019, poiché il territorio cassanese ha una possibilità ricettiva abbastanza grande e nel giro di 35 chilometri si ha la possibilità di poter coinvolgere i paesi limitrofi. Noi dobbiamo far venire gente e investire anche su realtà imprenditoriali esterne. Tutto parte con una mostra sabato a cura di Massimo Nardi che resterà in pinacoteca fino al 3 ottobre e coinvolgeremo le scolaresche poiché bisogna educare i bambini all’arte e far rinascere la pinacoteca e renderla viva. Il museo verrà aperto e vogliamo valorizzare anche il centro storico e investire. L’amministrazione si sta impegnando per costituire a Cassano lo IAT e stiamo lavorando per poter creare un sito internet e la PEC (posta elettronica certificata) per poter accedere ai bandi regionali e non solo. La Pro Loco è aperta a nuove idee. Abbiamo un portavoce, poiché io devo lavorare sull’aspetto burocratico. Tale figura risponde alla persona di Elisabetta Burdo. E’ cambiato il tesoriere/segretario che è Pino Coce. Noi lavoriamo dunque sui progetti e cercheremo di evitare di chiedere contributi all’ente e faremo una progettualità seria e collaboreremo con le associazioni del territorio (es.Legambiente)”.

Si parlava nei giorni scorsi di un’innovazione della sagra e della valorizzazione del territorio limitrofo. Come hanno risposto i panificatori locali? Ci sono state delle criticità o delle positività?

“Tre panificatori locali hanno risposto a prender parte alla sagra. Gli altri panificatori hanno glissato sulla partecipazione per una serie di fattori indiscutibili. La bellezza è che sto scoprendo che nei paesi limitrofi ci sono anche focacce IGP che la Pro Loco locale intende valorizzare. Stiamo cercando di portare un piccolo panificatore di Poggiorsini alla sagra. Una cosa è certa: le forze politiche presenti all’interno del consiglio comunale (sia di maggioranza che di opposizione), ma anche quelle presenti all’esterno ci stanno aiutando poiché la Pro Loco non è di una parte politica, ma di tutto il paese. La cosa bella è che ci sono illustri personaggi di Cassano che hanno conoscenze e che fanno parte del consiglio regionale che stanno dando una grande mano, oltre al contributo da parte dell’amministrazione. Ognuno di noi deve cercare di evitare la polemica e deve essere costruttivo. Se tu mi critichi mi devi dare un’alternativa. Questo noi chiediamo”.

Quali sono dunque i rapporti con l’assessorato al turismo e con l’amministrazione? L’amministrazione vi sta aiutando per valorizzare il territorio? Si parlava durante la conferenza di una mancata iscrizione all’albo regionale delle Pro Loco. Come cercherete di ottemperare a questo ritardo?

“Non ero a conoscenza dell’inconveniente relativo che ha causato la mancata iscrizione della Pro Loco locale all’albo regionale. Se avessimo avuto la PEC avremmo ottemperato a questa mancanza. Stiamo provvedendo a questo. La Pro Loco è sempre stata vista come la ruota di scorta. Questa storia deve finire. L’amministrazione ha capito il nostro impegno per il territorio e ha dato un’indicazione di massima su quello che si poteva fare e mi ha accennato due,tre giorni fa che stavano arrivando dei finanziamenti per la sagra. Daranno un contributo di 5000€. Non mi interessa sapere chi è lo sponsor, ma siamo riusciti a far venire degli artisti di Zelig. Ci sarà la presenza di Stefano Chiodaroli di Zelig. Ringrazio Pierluigi Patimo, amico che presenterà la mostra e le due serate e si esibirà con un gruppo di bossa nova”.

In vista di Matera 2019 cosa si intende fare per valorizzare il territorio?

“Il nostro prodotto tipico è il paese, non solo l’agroalimentare. Bisogna valorizzare la foresta Mercadante, la pinacoteca, il Museo, il nostro borgo antico che deve essere valorizzato insieme all’associazionismo locale, poiché è da sempre bistrattato. Non dico che dobbiamo essere come Ostuni, ma dobbiamo evitare una diversità di colori nel centro storico che risulta essere un po’ pacchiano, ma cercare di uniformare il tutto fornendo degli spunti all’amministrazione. Abbiamo scoperto anche che oltre al classico cece nero e cece rosso, vi è un altro legume da valorizzare. Stiamo lavorando anche su questo”.

Ringraziamo Massimiliano Mallardi per aver concesso l’intervista ai microfoni di CassanoLive.

martedì 22 Agosto 2017

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