Politica

Nessuna lezione dal “re” delle proroghe

La Redazione
Vito Lionetti
Il sindaco risponde ad Antelmi
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In questi ultimi giorni, sorpreso e divertito, ho colto come tra le file della minoranza vada molto in voga recitare la parte del perfetto amministratore locale.

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Quando non si è mai governato una città è abbastanza facile proporsi all’opinione pubblica come un esempio virtuoso di buon amministratore, criticando chi si sforza di trovare soluzioni alle tante esigenze di una comunità.

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Il problema nasce, invece, quando si è amministrato un paese per cinque anni (come nel caso dell’attuale opposizione) e si è lasciato dietro di sé una sfilza interminabile di atti che testimoniano quello che si è fatto, quello che non si è fatto, gli errori che sono stati commessi. È tutto scritto.

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Qualche giorno fa un ex componente della giunta Di Medio si è preso la briga di criticarci sulle proroghe del servizio di pulizia degli immobili comunali e di presidio del Palazzo “Miani-Perotti”.

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Sperando probabilmente in una generale caduta delle capacità di memoria dell’intera cittadinanza, nel criticare l’operato dell’attuale giunta, il nostro oppositore ha dimenticato bellamente di quando lui, da assessore al Bilancio del nostro Comune, dopo aver appaltato il servizio per la gestione del Polisportivo comunale, per un valore di 130mila euro, lo prorogò, carte alla mano, per ben 5 anni consecutivi!

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Inutile dire che l’esemplare assessore prorogò ai posteri anche la soluzione di ogni problematica relativa a quell’impianto sportivo (come di tante altre questioni), abbandonato ad una mortale agonia, fermata appena in tempo da questa amministrazione comunale con grossi sforzi e con l’aiuto dell’associazionismo locale.

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Questo è, del resto, uno dei tanti motivi per cui il nostro è, appunto, un “ex”.

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La sfacciataggine diventa bugia degna del miglior protagonista dell’opera collodiana quando le critiche si spostano sulla discussione delle eventuali ricadute occupazionali delle scelte operate dall’amministrazione che guido.

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Riguardo proprio al Polisportivo, questo Comune, come abbiamo avuto modo di dire in altre circostanze, non aveva alcun obbligo verso i dipendenti del soggetto privato che gestiva l’impianto. Ma riconosciamo che sull’argomento “assunzioni” l’amministrazione che ci ha preceduto può dirci molto di più.

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Riguardo ai dipendenti del servizio di pulizia degli immobili comunali e di presidio del Palazzo “Miani-Perotti”, ribadiamo che nessun lavoratore perderà il proprio posto di lavoro.

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E che dire della Scuola Materna “Regina Elena”?

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È un altro cavallo di battaglia di una opposizione che non sa veramente dove appigliarsi per recuperare credibilità dopo cinque anni di immobilismo totale.

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Innanzitutto è bene ribadire che le religiose avevano già deciso di chiudere la Scuola Materna quando ancora era in carica l’amministrazione Di Medio.

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Dunque addebitarci la responsabilità della chiusura dell’asilo è solo uno stupido atto di speculazione politica, del quale gli autori dovrebbero solo vergognarsi.

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Anche perché l’amministrazione comunale che ci ha preceduto aveva già stabilito il destino di quell’immobile una volta andate via le suore.

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Questa, nel tentativo forse di dare ordine alle troppe carte vuote del proprio governo, aveva stabilito che quell’edificio fosse destinato ad archivio comunale.

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Sì, avete capito bene: faldoni di carte al posto dei bambini, in uno dei pochi edifici pubblici a disposizione della nostra collettività. Questo partoriva l’immaginazione al potere, l’inesauribile creatività e competenza di chi oggi ci critica a tempo perso: carte polverose, ma maniacalmente ordinate! Che guadagno per i cittadini di Cassano!

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C’è il tentativo della minoranza – e del variegato codazzo di proni servitori che, consapevolmente o meno, raccolgono il bastone che viene quotidianamente lanciato – di raccontare la storia al contrario e di ingigantire semplici refusi (come il caso della delibera che riportava erroneamente il nome dell’ex assessore Marazia) come emblematici del caos o dell’impreparazione generale.

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Gli operatori occupati all’interno della Scuola Materna, tra l’altro, per quanto ci risulta, sono stati ricollocati in un’altra struttura gestita dalle stesse suore; una sola dipendente ha chiuso definitivamente il rapporto lavorativo con le religiose, ma per altre ragioni e ben prima della chiusura dell’asilo.

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E mentre loro ci fanno le pulci, noi stiamo riconsegnando alla collettività cassanese un edificio rinnovato e sicuro, nel quale si continuerà ad educare generazioni di fanciulli cassanesi. Un impegno preso – quello di fare della istruzione pubblica cassanese un “fiore all’occhiello” del nostro paese – che portiamo avanti con convinzione e determinazione, insieme a tutti gli altri obiettivi che ci siamo dati e sui quali abbiamo ottenuto la fiducia degli elettori.

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Non senza difficoltà e qualche errore, certamente. A noi non interessa apparire come degli amministratori “modello”, capaci di dispensare lezioni di governo locale. Diversamente da Antelmi, che da assessore non ha mai commesso sbagli (almeno per “quelli che ci credono ancora”), in futuro probabilmente commetteremo ancora qualche errore.

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Pazienza!

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Ma ai posteri, a differenza di chi ci ha preceduto, anziché problemi, lasceremo soluzioni, le migliori possibili.

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sabato 24 Settembre 2016

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Andrea De Bellis
Andrea De Bellis
7 anni fa

Basta parlare di politica, droga e quant’altro, in queste ore sta spopolando in italia un concorso creato qui, proprio sotto i nostri occhi a Cassano delle Murge. Queste sono le belle iniziative che dovrebbero essere premiate!

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