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“Game over ” nove consiglieri danno le dimissioni

La Redazione
dimissioni
Responsabilmente nei confronti della città, decidiamo di chiudere l'esperienza amministrativa un'atto doloroso ma necessario, per ristabilire democrazia e ordine nella vita pubblica
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Da Paparella Simeone, Pignatale Davide, De Grandi Maria e Battista Vincenza, riceviamo e pubblichiamo.

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Le dimissioni del sindaco non ci colgono assolutamente di sorpresa, sono un puro atto formale dopo aver preso coscienza tardiva di non avere più una maggioranza. In questi mesi si è sempre sottratto al confronto, specie in quelle situazioni che evidenziavano poca trasparenza e delle quali abbiamo chiesto conto e mai avuto risposta. Da parte sua, nessun tentativo di conciliazione è mai stato posso in essere, anzi si è trincerato sempre dietro rimandi e silenzi assordanti, non ultima la verifica politica mai realmente avviata nonostante una crisi in atto da più di nove mesi, nonostante le dimissioni di due assessori, del capogruppo e la revoca delle deleghe ad un altro assessore.

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L’agibilità politica la si ottiene attraverso la concertazione con le forze della propria maggioranza, e non con una giunta composta da tre membri (Sindaco, Vice e un Assessore) che portano avanti da soli atti di estrema importanza per la città: questa non è politica democratica ma oligarchia. Il Sindaco scioccamente si è fatto accompagnare verso questo baratro mal consigliato da chi all’indomani delle sue dimissioni sta già lavorando per se stesso. 

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L’amarezza è maggiore in chi, come noi, ha creduto in un progetto politico che si è sfaldato giorno per giorno disattendendo le promesse fatte ai cittadini. Il paese è in stato di abbandono, strade, verde pubblico, centro storico in pieno degrado, manutenzioni ferme da più di due anni, tutti dati oggettivi che sono sotto gli occhi dei cittadini. 

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La decisione di chiudere con questa esperienza amministrativa è un atto doloroso ma di responsabilità nei confronti della città. A fronte delle tante scelte non condivise, a fronte di decisioni importanti prese in solitudine, a fronte atti pervenuti all’Ente ed a noi ignoti, a fronte di ripetuti esposti della minoranza relativi alla legittimità di atti e gare, ritenendo si stesse imboccando una deriva pericolosa per l’Ente e per noi stessi, abbiamo ritenuto necessario interrompere questa esperienza amministrativa. Per farlo, abbiamo dovuto anche chiedere la collaborazione dell’opposizione che, responsabilmente, ha accettato di firmare le dimissioni congiunte per consentire lo scioglimento del consiglio e ridare la parola ai cittadini.

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Il fatto che il Sindaco abbia rassegnato le dimissioni, spontanee o indotte che siano, precedendo temporalmente il deposito delle dimissioni dei consiglieri, è una presa d’atto da parte sua di una impossibilità a proseguire il mandato. Chiaramente non ne condividiamo le motivazioni, che per noi sono ben altre, ma rispettiamo la sua volontà e la facciamo anche nostra, rassegnando a nostra volta le dimissioni che, contrariamente alle sue, sono irrevocabili.

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Questa, invece, la nota del gruppo di minoranza "Per crederci ancora":

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Vengono oggi presentate le dimissioni congiunte, pronte già da venerdì  2 dicembre,  del gruppo di opposizione “Per crederci ancora” e altri quattro consiglieri di maggioranza.

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Per quanto ci riguarda era ormai da tempo che evidenziavamo situazioni  amministrative non più sostenibili.

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Le considerazioni e gli atti conseguenti dei consiglieri di maggioranza hanno avallato i nostri giudizi e pertanto abbiamo sostenuto la necessità di procedere ad un atto, quello delle delle dimissioni congiunte, che fosse definitivo.

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Il fatto che il Sindaco ci abbia, solo temporalmente, preceduto ci dà modo di rispettare la sua dignità e di ossequiarlo come persona.  

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martedì 6 Dicembre 2016

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