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GESTIONE DEI RIFIUTI: Il Comune viene escluso da un finanziamento straordinario

La Redazione
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Riceviamo e pubblichiamo comunicato stampa di Cassano in Movimento
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È di ieri mattina la notizia secondo cui i 32mila euro (per la precisione € 32.095,15) richiesti alla Regione Puglia al fine di ripulire le periferie dai rifiuti non saranno erogati in quanto alla domanda inoltrata in Regione mancava il progetto. A denunciare per primo l’errore è stato Ignazio Zullo sottolineando quanto sia un’ingiustizia far pagare alla comunità l’errore degli amministratori precedenti.

Riassumiamo i fatti: entro il 12/12/2016 (una settimana dopo che Vito Lionetti aveva già annunciato le sue dimissioni), tutti i comuni della Regione Puglia hanno avuto facoltà di poter presentare domanda per poter accedere ad un finanziamento complessivo di oltre 8 Milioni di euro, da ripartire tra tutte le amministrazioni interessate, erogato allo scopo di partecipare alle spese per la pulizia straordinaria dei rifiuti presenti sul territorio.

Quanto accaduto dopo viene riassunto dall’assessore all’Ambiente Carmelo Briano il quale subito dopo la notizia ha dichiarato:

Nel merito la Regione Puglia, per mezzo del Commissario ad acta dell’Agenzia Territoriale regionale per il Servizio Rifiuti, con nota prot. 1378 del 15 novembre 2016 chiese ai Comuni che nel periodo 1° luglio-31 dicembre 2016 stessero sostenendo, per sopravvenute carenze impiantistiche, maggiori oneri per il trasferimento ed il conferimento dei rifiuti solidi urbani (RSU) di presentare entro il 10 dicembre 2016 una proposta di utilizzo della somma assegnanda per interventi volti a favorire la minore produzione di rifiuti residuali e degli scarti del trattamento di selezione delle raccolte differenziate, con esclusione di attività informative e comunicative. In data 09 dicembre 2016, a mezzo pec, è stata inoltrata comunicazione prot. 16017 all’Agenzia Territoriale della Regione Puglia per il Servizio Rifiuti con la quale si indicavano gli stimati maggiori oneri per € 32.092,15, con l’impegno di utilizzare la somma eventualmente assegnata in attività che favoriscano la minor produzione di RSU. Con pec del 26 giugno 2017 veniva trasmesso dal Commissario ad Acta dell’Agenzia regionale il proprio Decreto n. 49 di ammissione dei progetti presentati dai Comuni, per un importo complessivo ammesso di € 7.643.337,12, che riportava in corrispondenza del Comune di Cassano delle Murge la nota: manca progetto – Richiesti € 32.095,15. In data 26/07/2017 in qualità di Assessore alle Politiche Ambientali contattavo il sub Commissario, della struttura regionale, Avv. Rocco de Franchi al fine di individuare possibilità di finanziamento rispetto alla richiesta comunale; lo stesso sub-commissario riferiva che era in corso una rivisitazione delle richieste già pervenute e che vi potevano essere margini per l’accoglimento della richiesta comunale inoltrando apposita proposta progettuale, proposta prot. 10336 del 27 luglio 2017, che veniva inoltrata nella stessa data a mezzo pec, per l’importo definitivo di € 31.796,47. In data 08 agosto 2017 con Decreto n. 63 il Commissario ad Acta integrava il proprio precedente decreto 49/2017 non considerando l’aggiornamento della proposta comunale”.

Inoltre, il Commissario “ad acta” dell’Agenzia regionale per i rifiuti, l’avv. Grandaliano in una nota in risposta al Consigliere Regionale Ignazio Zullo afferma: “Il decreto 65/2017, che dispone la distribuzione delle risorse per la raccolta straordinaria di rifiuti dai cigli delle strade extraurbane, stabilisce che l’erogazione dei fondi, fino all’esaurimento degli stessi, avverrà nel rispetto, rigoroso, dell’ordine cronologico delle richieste pervenute, oltre che della vocazione turistica dei Comuni richiedenti.

Significa che Cassano non è stato ammesso al finanziamento per la rimozione straordinaria dei rifiuti dai cigli delle strade extraurbane perché “la domanda è pervenuta in Agenzia a fondi già esauriti, ovvero solo il 16 agosto, alle ore 12.13 e, nel dettaglio, è stata la 144esima domanda ad essere recapitata negli uffici dell’Ager”.

Ma al di là di affermazioni, smentite e recriminazioni del caso, quello che lascia l’amaro in bocca è il fatto che si tratti di una grossa somma di denaro, la cui perdita potrebbe provocare gravi conseguenze. Infatti se l’errore riguardasse un’azienda privata per chi ha sbagliato subentrerebbe il licenziamento, in questo caso parliamo di un errore compiuto all’interno di una macchina amministrativa ma a pagare potrebbero, letteralmente, essere i cittadini.

L’esclusione del Comune di Cassano delle Murge dai descritti finanziamenti rappresenta una delusione e una possibile lama a doppio taglio e pone alcune evidenti considerazioni sul funzionamento dell’intera macchina amministrativa. Infatti, il centro ed il fulcro di tutta l’attività delle Pubbliche Amministrazioni è il principio di buon andamento della p.a. il quale impone alle amministrazioni di agire per la realizzazione dell’interesse pubblico (supremo) e nel modo più adeguato e conveniente possibile. Orbene, se i fatti emersi saranno accertati occorre chiedersi soprattutto per il futuro: la macchina amministrativa del nostro comune risponde al procedimento del buon andamento della p.a.?

Non dimentichiamo infatti che l’art. 97 della Costituzione recita: “I pubblici uffici sono organizzati secondo disposizioni di legge, in modo che siano assicurati il buon andamento e l’imparzialità dell’amministrazione”.

E tale principio va oltre l’amministrazione in senso stretto; riguarda il suo complessivo funzionamento, dalla fase organizzativa iniziale a quella delle organizzazioni degli apparati stessi e dei loro relativi procedimenti, fin al funzionamento degli uffici, per giungere al controllo sulla gestione per la valutazione di economicità/efficienza dell’attività amministrativa.

Alla luce di tutto ciò le domande che sorgono spontanee sono: ci saranno altri episodi simili? Altri simili casi graveranno sui cittadini del nostro paese? Quale sarà il ruolo del Sindaco nell’ambito di quanto previsto, per i compiti e funzioni di legge, anche dall’art. 50, comma 2, del Decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267? Come intende procedere, non solo dando risposte sui fatti specifici ma per evitare ulteriori “eventi” come questi? E soprattutto, cosa ha fatto in questi oltre 60 giorni dalle elezioni?

venerdì 18 Agosto 2017

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