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“Progetto in Comune” proposte innovative sui rifiuti

La Redazione
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Un buon inizio ma non abbastanza
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In questi giorni numerose sono le iniziative a livello Europeo per la Settimana della Riduzione dei Rifiuti.

Anche la nostra Cassano aderisce; al seguente link le azioni messe in campo:
https://www.comune.cassanodellemurge.ba.it

Ma è sufficiente tutto ciò per stimolare l’avvio di un processo virtuoso finalizzato alla riduzione della produzione dei rifiuti? È sicuramente un buon inizio, ma forse serve maggiore impegno.
La riduzione della produzione di rifiuti e la raccolta differenziata sono due obiettivi che devono correre su binari paralleli, uno propedeutico all’altro, ma necessitano di azioni ben focalizzate.

Ci sono delle azioni che gli enti pubblici dovrebbero portare avanti per superare il muro del 70% di differenziata. Perché questo valore, diciamolo, è un vero e proprio muro. Per superarlo, ci sono due grossi impegni che un ente deve affrontare in modo molto serio: una corretta e capillare formazione ed informazione, e l’applicazione della tariffazione puntuale.
Per il primo punto, non bastano attività spot di volantinaggio, pubblicità sui canali social, eventi pubblici; serve un’attività formativa di più alto livello, che faccia comprendere al cittadino la necessità di dover differenziare correttamente, che includa anche momenti di verifica e di condivisione, che faccia sentire il cittadino al centro di un processo virtuoso.
Servono poi dei momenti informativi più generici, che servano anche a sfatare miti e luoghi comuni, come ad esempio che non è vero che “tanto tutto finisce in discarica”. Prima di tutto è una questione economica; non possiamo pensare che siamo disposti a pagare lo smaltimento del rifiuto differenziato allo stesso prezzo dell’indifferenziato. Ma come fare a convincere gli ultimi scettici? Semplice: l’amministrazione potrebbe rendere disponibili le informazioni ufficiali sui dati di differenziata, corredata di tutte le fatture e le idonee documentazioni, magari rese comprensibili ai più. Tutto ciò non comporterebbe nessun aggravio di lavoro per l’ente, visto che si tratta della stessa documentazione appena consegnata alla regione per accedere all’agevolazione sull’ECOTASSA. Basterebbe, insomma, informare il cittadino.

Il secondo punto, invece, è molto più complesso, ma è il vero punto focale tramite il quale si può raggiungere il duplice obiettivo:
– Aumentare il livello di raccolta differenziata
– Diminuire il livello di rifiuti prodotto

Il concetto della tariffazione puntuale è molto semplice: pago per quello che produco. Un concetto così, non ha bisogno di essere ulteriormente spiegato, arriva diretto dove deve arrivare.
Perseguirlo, beh, questo è un altro paio di maniche. Servono degli investimenti, serve una gestione accurata ed oculata del sistema di raccolta.
Quindi, ci sono ampi margini di miglioramento, e ci sarebbero anche le occasioni per farlo.

Cominciare a studiare accuratamente cosa prevede la gara d’appalto a livello di ARO, per capire se e come è possibile intervenire per migliorare il nostro sistema di raccolta, finalizzato all’introduzione della tariffazione puntuale;
– Interloquire con gli altri comuni dell’ARO, per avere una visione chiara e condivisa degli obiettivi da raggiungere;
– Cominciare a guardare alla scadenza dell’attuale contratto, che non è poi così lontano nel tempo, per evitare di arrivare impreparati a tale data ed essere costretti a lavorare in proroga, cosa assai consueta nella gestione pubblica;
– Attivare da subito un percorso partecipato di progettazione del prossimo servizio di raccolta, per vincere da subito le resistenze.

In ultima analisi, uno spunto di riflessione per chi deve agire e trovare soluzioni.
Abbiamo una interessante mole di dati a disposizione, che può essere utilizzata a supporto di analisi e studi, atti a comprendere i fenomeni e calzare le azioni correttive sul nostro territorio. Questi dati DEVONO essere utilizzati, devono essere il punto di partenza
Di seguito un esempio: perché tra periodo invernale ed estivo, da 10 anni a questa parte, abbiamo uno scostamento pressoché fisso del 30% di produzione rifiuti? Considerando che si tratta di aumento netto di rifiuti tra diversi periodi dell’anno, con livelli di differenziata invece costanti, è possibile allora studiare un modo che ci permetta di livellare questo scostamento, portandoci a produrre livelli più bassi di rifiuti? Sicuramente l’analisi dei dati, dei trend storici, deve essere una attività da non trascurare.

mercoledì 22 Novembre 2017

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