Il fatto

Minoranze: «Comune allo sbando». E sembra profilarsi un’altra bocciatura

La Redazione
Il palazzo municipale di Cassano
Una carente documentazione potrebbe mettere a rischio il buon esito della partecipazione al bando "Sport e Periferie"
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Si profila un’altra bocciatura per l’amministrazione Di Medio? Questa volta il progetto che potrebbe non essere ammesso a contributo è quello del polisportivo comunale.

È ciò che si desume dallo scambio di corrispondenza tra “Progetto in Comune” e la presidentessa del Consiglio comunale, Monica Calzetta, che nei giorni scorsi ha reso noto alla stampa la risposta che ha fornito in relazione ad una interrogazione fatta un mese fa da “Progetto in Comune” proprio sulla sorte dell’impianto sportivo cassanese (trovate il tutto seguendo questo link).

Come è noto la giunta Di Medio rispondendo ad una sollecitazione proprio di “Progetto In Comune”, pur avendo già deciso di intraprendere la strada del “project financing” per la riqualificazione del polisportivo, nel mese di dicembre, nonostante la scadenza ravvicinatissima, decise di partecipare al bando del Coni per la ristrutturazione delle palestre Vitarella e Angelillo.

Una partecipazione all’avviso sentita – sono le parole della Calzetta – «come un obbligo morale» da parte del Comune, nonostante la scelta di principio del progetto di finanza.

Qual è il punto?

Come rilevano gli attivisti di “Progetto in Comune”, quello che l’amministrazione comunale ha presentato sarebbe solo uno studio di fattibilità.

Il bando richiederebbe, invece, una immediata cantierabilità dell’intervento presentato, che deve essere già a livello di progetto definitivo, se non addirittura esecutivo.

Questo impedirebbe al progetto di conquistare quei punti necessari per salire in graduatoria fino alle posizioni utili per ottenere le agognate risorse per rimettere a nuovo le palestre dell’impianto sportivo.

Tanto da far dire a “Progetto in Comune” che «nuove opportunità possono affacciarsi e ribadiamo la necessità che l’Amministrazione si doti di un proprio progetto da poter candidare ad eventuali bandi futuri per sperare in una completa rigenerazione dell’intera struttura». Questo perché un progetto vero e proprio ancora non ci sarebbe.

Tra l’altro, quasi certamente lo studio di fattibilità del Comune – rileva Progetto in Comune – sarà penalizzato in termini di punteggio a causa della scelta di limitare l’intervento alle sole due palestre: il bando infatti privilegerebbe le soluzioni progettuali in grado di coinvolgere il maggior numero di discipline sportive.

Ovviamente si spera che le cose vadano diversamente, ma le speranze sarebbero proprio poche.

Intanto la risposta della Calzetta a “Progetto in Comune” viene presa di mira dai tre gruppi di minoranza in Consiglio, nel merito ma soprattutto per la confusione dei ruoli che mette in evidenza.

«E’ tempo di carnevale – scrivono in una nota Santorsola, Catucci e Del Re – e prendiamo atto della risposta del Presidente del Consiglio Calzetta indirizzata ai giovani di Progetto in Comune sul tema del polisportivo come una carnevalata.

Non certo nel merito della risposta che giudichiamo perfetto lavoro di un esperto funzionario ma nella confusione dei ruoli che ormai regna nel nostro Comune.

E’ il Sindaco che rappresenta ed è responsabile dell’amministrazione e della gestione del Comune non il Presidente del Consiglio che non ha funzioni gestionali e di rappresentanza dell’Ente.

In verità bisognerebbe ringraziarla perché, nell’assenza del Sindaco e nel nulla del vice-Sindaco, almeno una risposta viene data su un tema quale il polisportivo che sta molto a cuore ai cassanesi.

E’ comunque una risposta burocratica, perfetta nella forma ma misera di contenuti di programmazione politica: quali sono le priorità di intervento che l’amministrazione Di Medio ha a cuore, chi sta seguendo i progetti avviati per il finanziamento, quali sono le scelte di bilancio che sono previste sullo sport e sul polisportivo nel bilancio di previsione 2018 e nel bilancio pluriennale 2018-2020, come è configurato il polisportivo nel Piano delle Opere Pubbliche?

Insomma, non è sufficiente una risposta che rendiconti che è stata spedita una lettera. Occorre ottenere un impegno politico di prospettiva realisticamente avvalorata da impegni finanziari che ne santifichino una credibile fattività.

Però, senza alcuna polemica, meno male che la dott.ssa Calzetta c’è! Ma se c’è e ne riconosciamo i contenuti tecnico-professionali, che sia nominata vice-Sindaco al posto del nulla che l’avv. Giustino impersona. Almeno comunicherà, in assenza del Sindaco, nel ruolo giusto e senza dare l’immagine carnevalata di un Comune allo sbando.

Oddio, il carnevale (inteso come sbando) sul Comune ormai impera dal momento dell’insediamento dell’Amministrazione Di Medio».

lunedì 12 Febbraio 2018

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