Ambiente

Rifiuti, meglio passare subito al nuovo gestore? Per scegliere il Comune spende 2250 euro

La Redazione
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Affidata ad un consulente esterno una valutazione comparativa tra vecchio e nuovo contratto che sia di supporto alla scelta che deve fare l'amministrazione Di Medio entro marzo
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Meglio continuare con l’attuale gestore della raccolta dei rifiuti solidi urbani fino a scadenza (prevista per il 31 gennaio del 2020) oppure procedere alla risoluzione del contratto con l’ATI “Tradeco-Murgia Servizi Ecologici” (possibilità prevista dall’appalto in essere), dando esecuzione al nuovo contratto di igiene urbana e affidando da subito il servizio al gestore unico individuato a livello di ARO?

Ad aiutare l’amministrazione Di Medio a sciogliere il dubbio ci penserà l’ingegnere Giuseppe D’Alessandro, biscegliese, al quale il Comune ha affidato il compito di redigere una valutazione tecnico-economica comparativa tra il contratto in essere e quello nuovo, sottoscritto nel mese di gennaio da sette comuni della Murgia (compreso Cassano) con il raggruppamento di imprese che ha capofila l’impresa Teknoservice.

La determina di affidamento della consulenza è dello scorso 12 febbraio (pubblicata oggi): il tecnico deve consegnare la sua valutazione entro il 15 febbraio, cioè domani, e ciò fa pensare che la giunta già da oggi disponga dell’analisi comparativa tra i due servizi di raccolta dei rifiuti solidi urbani; in ogni caso il Comune ha tempo fino al 16 marzo per prendere una decisione definitiva.

Questa attività di “supporto” a sindaco ed assessori, intanto, costerà alle casse comunali 2.250 euro, e cioè il compenso chiesto dal tecnico per redigere la valutazione. Una spesa veramente necessaria? La giunta, che si presume conosca alla perfezione i due contratti (tanto da averli sottoscritti), con l’ausilio degli uffici comunali non avrebbe potuto eseguire in proprio una valutazione? Considerando che il servizio attuale presenta molte lacune (testimoniate dalle ripetute sanzioni comminate dal Comune all’attuale gestore) e che l’aspetto migliorativo evidentemente non deve riguardare solo l’aspetto economico ma anche il contenuto del servizio offerto, non sarebbe comunque opportuno passare sin da subito al nuovo senza attendere il 2020?

Domande legittime, che probabilmente non avranno risposta.

mercoledì 14 Febbraio 2018

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