Niente da fare

L’amministrazione comunale “cade” sulla ciclovia, bocciato il progetto della mobilità sostenibile

La Redazione
In bicicletta
La Regione non ammette a finanziamento il progetto dei percorsi ciclabili e ciclopedonali
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Ancora una bocciatura per l’amministrazione comunale.

A leggere le carte disponibili in rete, questa volta a non superare il giudizio della Regione Puglia, intenta a distribuire importanti risorse agli enti locali più meritevoli, è il progetto del Comune per realizzare percorsi ciclabili all’interno del centro abitato: un intervento – è la stima del progettista che lo ha redatto – da 700 mila euro. Soldi purtroppo persi, come la possibilità, probabilmente, di dotare il nostro Comune di vie e strade “a misura di ciclista e pedone”.

A marzo del 2017 la Regione con un avviso pubblico invita i Comuni a manifestare interesse per la realizzazione di percorsi ciclabili e/o ciclopedonali; l’obiettivo è individuare progetti funzionali ad aumentare la mobilità sostenibile nelle aree urbane.

A disposizione dei Comuni per realizzare le opere ci sono ben 12 milioni di euro, soldi provenienti dai fondi POR: insomma, si tratta di una opportunità da non lasciarsi sfuggire.

A maggio il Comune di Cassano – ancora sotto la gestione commissariale – affida opportunamente alla società “Elaborazioni S.r.l.” di Bari il compito di elaborare un intervento da candidare al finanziamento.

Elaborazioni S.r.l. sembra avere un curriculum qualificato (tra i suoi professionisti c’è anche un tecnico cassanese): la sua “mission” è quella di «promuovere un modo innovativo di interpretare il territorio attraverso azioni in grado di coniugare competenze ingegneristiche con una visione complessiva delle componenti fisiche e sociali che il territorio nel quale opera esprime» e nella sua attività «propone modelli di intervento destinati allo sviluppo di progettualità che si ispirano ai principi dello sviluppo sostenibile, con particolare riferimento al settore dei trasporti e mobilità». Sembra sapere, come si dice, il fatto suo.

Al Comune l’incarico professionale per la redazione di un documento di pianificazione a scala urbana e per il supporto tecnico al RUP per la redazione del progetto e di tutta la documentazione necessaria ai fini della partecipazione all’avviso pubblico costa 8.627,84 euro.

“Elaborazioni S.r.l.” redige uno studio di fattibilità denominato “Progetto di fattibilità tecnico-economica di percorsi ciclabili e ciclopedonali nel Comune di Cassano delle Murge”, dell’importo complessivo stimato, come detto, in 700 mila euro.

L’avviso scade il 14 giugno, pochi giorni dopo le elezioni comunali, ma la regione, consapevole evidentemente della delicatezza del momento in tanti Comuni, ad inizio giugno decide una proroga: la nuova scadenza è fissata a fine luglio.

E qui c’è il vuoto: anziché sfruttare il tempo che si è aggiunto per preparare per bene le carte, la partecipazione all’avviso – con tutti gli adempimenti e gli impegni che prevede – sembra cadere nel dimenticatoio.

Ma qualcosa succede più o meno un mese dopo, il 27 luglio, giorno di scadenza dell’avviso.

La “pratica”, infatti, salta fuori da qualche cassetto e in tutta fretta la nuova giunta comunale, prima delle ore 12, termine ultimo entro il quale è necessario inviare la manifestazione di interesse alla Regione, adotta ben due delibere, una dietro l’altra.

Con la prima (n. 56) fa suo come atto di indirizzo il Piano della Mobilità predisposto dalla Città Metropolitana (l’avviso della Regione Puglia prevede che possono beneficiare del finanziamento i Comuni i cui interventi siano inseriti in uno strumento di pianificazione della mobilità urbana) e con la seconda (n. 57) adotta finalmente lo studio di fattibilità redatto da “Elaborazioni S.r.l.” e delibera la partecipazione all’avviso regionale. All’ultimo secondo utile, come in tante altre circostanze.

Ma la fretta, evidentemente, fa commettere sempre degli errori. A dicembre 2017, infatti, la Regione Puglia approva le graduatorie e il Comune di Cassano risulta “non ammesso ai sensi dell’art. 7 co. 1- 2 dell’Avviso”: la documentazione, ancora una volta, risulta carente.

Per le ciclovie urbane, se mai si faranno, bisognerà attendere anni migliori o forse amministrazioni comunali un po’ più attente.

giovedì 15 Febbraio 2018

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