L'intervento

Lionetti: «Riqualificazione stravolta. E la sindaca opera ancora in conflitto di interessi»

La Redazione
L'ex sindaco Vito Lionetti
L'ex primo cittadino interviene nel dibattito politico all'indomani del taglio degli alberi del quartiere Sacro Cuore
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Non ci sta l’ex sindaco di Cassano Vito Lionetti.

Non ci sta a vedere completamento stravolto il progetto di riqualificazione del quartiere “Sacro Cuore”, pensato e finanziato (per ben 400mila euro) sotto la sua amministrazione e lasciato in eredità alla Di Medio. Sindaca – sottolinea ancora una volta Lionetti – che governa con un gigantesco conflitto di interessi, che ruota, ancora, intorno alle conseguenze della vicenda della Tributaria Intercomunale.

«Così come è accaduto per lenrotonde – scrive Lionetti in una nota – anche il progetto del parco giochi di via cap. Galietti è statoncompletamente stravolto. E il problema non è solo il taglio degli alberi che sinpoteva tranquillamente evitare, se si fosse realizzato il progetto originale,nche tra il definitivo e l’esecutivo ha cambiato totalmente “pelle”. É lanvisione di una città a misura d’uomo che è venuta meno.

Concentrare l’attenzione solonsul taglio degli alberi può essere riduttivo e far perdere di vista il veronproblema. Il titolo del bando a cui la mia amministrazione partecipò ottenendonun finanziamento di 400 mila euro si chiama periferie aperte. Che non significansolo togliere la recinzione al nuovo parco. Ma significa connettere ilnquartiere Sacro Cuore con il centro urbano attraverso un percorso di mobilitànsostenibile: persone che raggiungono il nuovo parco giochi a piedi o innbicicletta in tutta sicurezza. Per questo il progetto prevedeva di rendere vianGalietti a senso unico e dotata di una pista ciclabile, marciapiedi allargati,nsistemati e ombreggiati. Tutto questo è stato eliminato. Niente pistanciclabile. Niente senso unico. Niente alberi. La periferia rimanenperiferia. Nessuna integrazione urbana; problematiche socio culturali delnquartiere irrisolte.

Ed è solo l’inizio.

Prima o poi prenderà corpo lanmalsana idea di abbattere il plesso scolastico “Regina Elena” per realizzare alnsuo posto aree a parcheggio. Noi volevamo allargare piazza Rossani per crearenun parco giochi più grande e attrezzato, collegato con il nuovo parco, in modonda favorire “l’invasione” di tutta questa parte della città di bambini enfamiglie. Ci ritroviamo l’invasione delle macchine. Un inquietante saltonindietro nella storia locale ai tempi in cui si abbattevano,nnell’indifferenza più totale, edifici di grande rilevanza storica e culturale:nla torre normanna, l’isola di S. Chiara, l’edificio Conte di Torino e viandistruggendo.

D’altra parte, cosa aspettarsinda una amministrazione abusiva che opera in presenza di un grandissimonconflitto di interesse che riguarda il Sindaco? Ogni cittadino di questancittà dovrebbe chiedere conto di come e quando la nostra comunità rientrerà innpossesso di una somma vicina ai cento mila euro che gli spettano a seguito dinsentenze della magistratura. Somma da destinare a servizi per la cittadinanza endi cui oggi nessuno se ne sta occupando proprio per il conflitto dininteresse. Quando da Sindaco ho cercato di fare gli interessi dellancomunità operando secondo quello che legge mi imponeva sono stato attaccato entrascinato in tribunale. E come è noto questa vicenda ha contribuito anchenalla fine prematura della mia amministrazione per la complicità di chi purnfacendo parte della mia maggioranza operava per interessi altrui.

Anche l’indifferenza e ilnsilenzio rendono complici».

lunedì 24 Settembre 2018

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