Obiettivo tre punti centrato per l’Atletico Cassano opposto all’Olimpic Sava, fanalino di coda del torneo fino a 7 giorni fa, ed in ripresa dopo la vittoria interna ottenuta contro il Brunda.
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rnNella sfida del 17 novembre al PalaAngelillo, gli uomini di Mister Pellecchia (assente in panchina e sostituito dal valido vice Totaro) avevano come unico obiettivo la posta piena, da ottenere con qualsiasi mezzo, per riassaporare il dolce gusto della vittoria, assente da quasi un mese dopo“l’invasione di Altamura”.
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rnAtletico in campo con Zeverino, Lillo, Amoruso, Loseto e Dentuto, di contro un Sava (in tenuta biancorossa) con un’età media molto bassa, ma deciso a vendere cara la pelle, agli ordini dell’allenatore-giocatore Marco Russo.
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rnQuest’impostazione si vedeva fin dai primi minuti, con i tarantini non eccelsi tecnicamente, ma che con spirito di squadra e tanta tantissima corsa impensierivano la porta di Zeverino, abile nel respingere le sortite ospiti con molta sicurezza.
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rnIl Cassano ci provava, soprattutto dalla distanza, non riuscendo a scardinare il disordinato bensì efficace bunker biancorosso, con l’estremo difensore ospite Casamassima che rispondeva presente sulle staffilate di Lillo, Vitulli ed Amoruso (lui e Papa gli ammoniti della partita).
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rnMa è su Loseto che il n°1 del Sava guadagnava la pagnotta: dopo un rocambolesco rimpallo, il genio barese si ritrovava la palla, a mezz’altezza, spalle alla porta, lampo di genio e colpo di tacco “stile Altamura”, ed era solo un balzo felino del portiere a strozzare in gola l’urlo dei presenti di fede cassanese.
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rnIl Sava ripartiva in contropiede, con l’imprecisione dei suoi attaccanti a fissare ancora il punteggio sul risultato “a occhiali”.
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rnQuando l’Atletico iniziava a trovare il bandolo della matassa, arrivava la mazzata sul capo del quintetto: botta di Lillo, che si toccava subito la coscia sinistra, accasciandosi dolorante sul blu pvc del PalaAngelillo. Immediatamente veniva chiamato il cambio: si parlava di stiramento, anche se pare più probabile una contrattura, incerti i tempi di recupero, si proverà a recuperarlo per sabato.
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rnProva e riprova, il Sava pescava il jolly con una “puntata” dalla distanza che trovava impreparato Zeverino, colpevolmente assente sul suo palo.
rnNeanche il tempo di rimettere la palla in gioco, ed ecco il fischio di chiusura del primo tempo: Cassano intontito, Sava che meditava il colpaccio.
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rnAl ritorno in campo i ragazzi del presidente Ruggiero sembravano un pugile suonato, rintronato dall’imprevisto “gancio” dell’avversario, e rischiavano di capitolare più volte, con il raddoppio impedito solo da un ritrovato Zeverino, che riscattava l’infortunio del primo tempo sfoderando parate fondamentali quanto spettacolari.
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rnLa svolta arrivava con la carta Calabrese (nella foto): il 21enne, dopo un inizio di stagione brillante, tra i migliori nella pre season e nelle prime uscite, era risultato un po’ appannato, finendo addirittura in tribuna.
rnMa il notevole carattere del ragazzo gli ha permesso di risalire la china, recuperando credito, disputando forse la sua migliore partita in maglia Atletico.
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rnEra lui a suonare la riscossa biancoazzurra: era l’ottavo quando tesseva una transizione perfetta scaricando, in maniera sublime, una palla recuperata in difesa, sui piedi di Dentuto, che insaccava di sinistro, scacciando in un sol colpo tensioni e malumori per un gol che in campionato non era ancora arrivato.
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rnLa rimonta cassanese era completata quando Calabrese insaccava di sinistro, a porta vuota, un preciso assist dalla sinistra di Loseto, lanciato in contropiede da un rigenerato Amoruso: 2 a 1, e risultato che dieci minuti dopo sarebbe diventato "finale".
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rnMa, prima del crepuscolo del “duello”, sarebbe potuto mancare il finale thriller in stile Atletico? Certo che no, ed allora largo alla bile su due conclusioni tarantine che lambivano il palo, su un’altra che, deviata da Cacciapuoti, sorvolava di un niente la traversa, e soprattutto sui due tiri liberi concessi agli ospiti.
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rnSulla prima era fenomenale Zeverino, che con un balzo felino deviava, sulla sua destra, in calcio d’angolo; sulla seconda arrivava la mano d’aiuto del tiratore scelto (per sbagliare!) biancorosso, che spediva nella stratosfera il pallone del potenziale pareggio.
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rnIl finale era un convulso batti e ribatti in area cassanese, fino al triplice fischio finale che sapeva di liberazione: il PalaAngelillo è espugnato, la vittoria tra le mura amiche mancava dal 6 ottobre, quando Lagrega e compagni piegarono 4 a 3 l’Adelfia.
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rnGià Lagreca, capitolo a parte e, purtroppo, nota stonata del freddo pomeriggio di novembre. Il ragazzo ha qualità notevoli, che dimostra settimanalmente in allenamento, mostrando numeri di alta scuola, e dimostrandosi all’altezza dei nomi più blasonati della squadra. Ma alterna momenti eccellenti a periodo grigi, dove risulta addirittura legnoso ed incapace di contribuire attivamente alla causa, anche per un fastidio alla caviglia che stenta ad andare via, e che lo tormenta fin dal precampionato.
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rnQuello che sta vivendo ora Vincenzo è un periodo decisamente no, e due giorni fa il gol sbagliato a 10 cm dalla porta vuota è qui a dimostrarlo. Bisogna stare vicino al ragazzo, quando in condizione davvero una risorsa inestimabile per la rosa, siamo certi che saprà riscattarsi mostrando quei colpi che da sempre lo contraddistinguono.
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rnImportante sottolineare che entrambe le reti cassanesi siano venute da contropiedi, per una vittoria onestamente voluta più col carattere ed il cuore che con il gioco, ma chissenefrega, lo spettacolo lo lasciamo per tempi migliori, l’importante era dare
rnuno scossone alla classifica e la missione è stata completata con successo!
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rnSabato si replica ancora in casa, dove sbarcherà il C5 Brunda, nella 5° giornata capace di rifilare un roboante 6 a 0 ad un’Adelfia ormai allo sbando, ed appaiata in classifica grazie a questo successo ai nostri portabandiera con 10 punti.
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