Attualità

Nuovo no della Regione al deposito delle scorie nella Murgia: «Ci opporremo con tutte le forze»

La Redazione
Deposito di scorie nucleari
Approvate dalla giunta regionale le osservazioni tecniche con le quali la Regione ribadisce e motiva il no alla realizzazione all'opera
scrivi un commento 350

La Regione Puglia dice ancora no all'ipotesi di realizzare il Deposito Nazionale di rifiuti radioattivi nella zona della Murgia: la Giunta ha approvato il documento tecnico con il quale si recepiscono le osservazioni contro la realizzazione dell'opera che anche vede Gravina, Altamura e Laterza tra i territori inseriti in una prima lista individuata dal governo nazionale.

nn

«Abbiamo ribadito in questi mesi – hanno dichiarato il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e l’Assessore all’Ambiente Anna Grazia Maraschio – che ci opporremo con tutte le nostre forze alla scelta di individuare l’Alta Murgia come possibile sito per lo smaltimento di rifiuti nucleari. Ribadiamo il nostro NO e siamo pronti a mettere in campo qualunque azione, politica e legale, a tutela della salute dei cittadini e della bellezza e biodiversità di un Parco Nazionale, che rappresenta uno dei luoghi più singolari del Mediterraneo».

nn

«Su indicazione della Giunta – ha continuato la Maraschio – sono stati raccolti in un unico documento i contributi specialistici inerenti alle varie questioni individuate. Queste osservazioni tecniche rappresentano le motivazioni scientifiche sulla scorta delle quali è emerso che la verifica dei criteri di esclusione e dei criteri di approfondimento utilizzati da SOGIN per dichiarare idonei i cinque siti individuati nel nostro territorio regionale non ha tenuto conto degli studi di ricerca più̀ recenti. Dalla ricognizione scientifica svolta, è emerso che tutti i criteri di esclusione ed i criteri di approfondimento per i cinque siti ricadenti nel territorio regionale risultano “non verificati”».

nn

«Abbiamo definito in un percorso condiviso – ha ribadito l’Assessora – insieme alle comunità interessate, alle strutture tecniche dell’Amministrazione Regionale, alle Agenzie regionali, all’Aqp, alle Università e agli Ordini professionali tutti i rilievi finalizzati a far desistere il Governo da ogni possibilità di allocare sul territorio regionale il deposito nazionale dei rifiuti radioattivi. Il documento che oggi la Giunta ha condiviso ed approvato è dunque il risultato di un importante e corposo lavoro svolto nei tempi stabiliti e in modo efficace da parte del Tavolo Tecnico che ringrazio per l’importante contributo. Un lavoro che ha dimostrato scientificamente e sulla base di dati, analisi e recenti studi, la inadeguatezza delle valutazioni di SOGIN, spesso non riferibili all’attuale conoscenza scientifica delle caratteristiche idrogeomorfologiche e sismiche dei siti individuati. Gli approfondimenti svolti sono i risultati di tanti anni di lavoro, di ricerca, di analisi, di conoscenza del nostro territorio che, messi a sistema, hanno permesso alla Regione di contribuire e supportare i Comuni interessati dall’ipotesi di deposito ad esprimere in maniera tecnica e scientifica la propria contrarietà. Mi preme sottolineare che a questo lavoro non è mancata la presenza e il supporto di numerosi Comuni pugliesi che, seppur non interessati direttamente dal Deposito, hanno espresso con atti consiliari la propria posizione di contrarietà a detto intervento».

nn

In conclusione – hanno concluso Emiliano e Maraschio – «riteniamo che l’insediamento del Depositi e del Parco Tecnologico inficerebbe irrimediabilmente la vocazione di questo angolo straordinario della Puglia, di un turismo sostenibile, figlio di un lento, faticoso e incisivo impegno della Regione Puglia, degli enti e delle comunità locali».

nn

 

n

lunedì 29 Marzo 2021

Argomenti

Notifiche
Notifica di
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti
Maria Elena
Maria Elena
3 anni fa

La foto a corredo dell'articolo è fuorviante.

Le più commentate della settimana