Si è svolto un incontro operativo tra Regione e Anci Puglia sul tema dell’abbandono rifiuti nelle zone periferiche ed extra urbane.
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L’incontro è stato richiesto da Anci Puglia, anche a seguito dell'istanza dei sindaci dell’Area Metropolitana di Bari.
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L’assessora regionale all’ambiente, Anna Grazia Maraschio, ha raccolto la richiesta dei sindaci, chiamando al tavolo anche Ager Puglia e la struttura tecnica regionale competente.
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L'’Anci ha ringraziato l'assessora per aver condiviso l’esigenza dell’incontro «anche in considerazione – si legge in un anota dell'Anci – dell’impegno quotidiano dei primi cittadini sul fronte del contrasto a questo fenomeno, divenuto ormai vera e propria emergenza ambientale, che rischia di vanificare tutti gli sforzi di promozione e valorizzazione dei nostri territori, concordando sulla necessità di un fattivo e immediato intervento urgente».
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E’ stata definita una linea di azione chiara e operativa, focalizzata sui questi obiettivi: contrasto al fenomeno degli abbandoni attraverso una sinergia tra Comuni, Regione, province, Ager e Forze dell’Ordine, anche attraverso apposito protocollo già allo studio dell’assessorato; potenziamento delle dotazioni tecnologiche di controllo del territorio: fototrappole, droni e utilizzo delle Polizie metropolitane e provinciali; revisione del meccanismo per cui tutti i rifiuti abbandonati sui cigli stradali che i Comuni virtuosamente raccolgono, purtroppo, vengono conteggiati come indifferenziato, con ricadute negative su percentuali di RD e su ecotassa. attivazione di focus su pneumatici, inerti e amianto, sempre in chiave di supporto ai Comuni e miglioramento delle reti di recupero con i Consorzi.
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Le parti – conclude la nota dell'Anci Puglia – «hanno condiviso la linea di intervento tracciata nel corso dell’incontro e hanno concordato a breve, la sottoscrizione di un apposito Protocollo di Intesa che coinvolga i soggetti istituzionali competenti».
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Prevedere almeno 5 anni di carcere effettivo e il problema si risolve immediatamente. Naturalmente abolire le previste sanzioni amministrative, decisamente ridicole.
Finorq gli interventi dei Comuni si sono limitati alle multe facili, ovviamente ai proprietari dei suoli non a quelli che li imbrattano.