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Rifiuti, ecco la “stangata” per i cassanesi: aumento dell’8 per cento delle tariffe

La Redazione
Palazzo Municipale a Cassano
Gli aumenti delle tariffe, che saranno pagate a settembre, arrivano dal penultimo Consiglio comunale dell'era Di Medio
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Sarà dell’8 per cento circa l’aumento della Tari che scatterà per tutti i cittadini cassanesi a settembre. La “stangata” arriva dal penultimo Consiglio comunale dell’era Di Medio, con maggioranza e opposizioni chiamate a “prendere atto” (votandolo) del piano economico-finanziario della gestione dei rifiuti redatto dall’Ager – l’Agenzia territoriale della Regione Puglia che si occupa della gestione degli impianti e dell'affidamento del servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani – e a deliberare le tariffe del servizio a carico dei contribuenti. Il piano presentato in Consiglio dall'assessore Carmelo Briano riporta costi maggiori per circa 300mila euro con conseguente aumento della tassa per tutti i cassanesi (il secondo punto all'ordine del giorno) già a partire da questo anno (e con una possibile coda di aumento anche per l'anno prossimo).

«La colpa degli aumenti – è l’intervento del vice sindaco Angelo Giustino – è della Regione Puglia e della sua fallimentare gestione del ciclo dei rifiuti: non possiamo attribuirci la responsabilità di questi aumenti, che servono a coprire inefficienze e ritardi di una gestione non nostra». Secca la replica del consigliere comunale e candidato sindaco Davide Del Re: «Tutto falso, avreste potuto fare politiche di riduzione della tariffa: la lotta all'evasione, ad esempio, e una revisione del contratto per quei servizi che il gestore non presta più, come la raccolta dei rifiuti della Maugeri (che ora si è trasferita a Bari, ndr), che noi continuiamo a pagare. C'è il tentativo – afferma Del Re – di scaricare la vostre responsabilità sull'amministrazione comunale che verrà, come dimostra chiaramente il fatto che le bollette giungeranno ai cittadini a settembre».

Una cosa talmente “indigesta” questo aumento in prossimità del voto del 12 giugno che la stessa maggioranza – quello che ne rimane – annuncia la sua astensione al voto. Ma il piano va votato e approvato. Lo spiega chiaramente la nuova segretaria comunale Maria Concetta Dipace, all'esordio in Consigio comunale: se non passa la presa d'atto – spiega la dirigente del Comune -, comportando una minore entrata per coprire il servizio, ci sarebbero responsabiità anche di carattere personale in carico ai consiglieri e, in ogni caso, la norma è chiara: entro il 31 maggio vanno approvate le tariffe. Mentre Giustino, Cavalluzzi, Panzarea e la D'Ambrosio (ritornata in maggioranza) confermano l'astensione, Del Re annuncia il voto favorevole delle minoranze (con parte della maggioranza) «per senso di responsabilità e per il bene del paese».

Lo scenario non cambia quando si passa al secondo punto, proprio la determinazione delle tariffe a carico dei cittadini. «Un atto drammatico» per la Di Medio (che voterà addirittura contro), «dal quale – ribadisce il vice sindaco Giustino – prendiamo le distanze perché non ha a che fare con le scelte di questa amministrazione, ma con la gestione fallimentare della Regione Puglia e dei suoi "carrozzoni"».  «Le cose non stanno così» replica Del Re, annunciando il voto favorevole al provvedimento. «In tutti questi anni di amministrazione Di Medio – continua – si potevano fare tantissime cose per abbassare le tariffe: fare pagare le tasse a chi non le paga, intraprendere un percorso verso la tariffazione puntuale, fare controlli sui conferimenti, costruire buoni rapporti con i gestori. Negli altri Comuni i servizi funzionano e vengono abbassate le tariffe. Non approvare questo provvedimento arrecherebbe un danno enome alla città, obbligando l’amministrazione che verrà a riequilibrare a giugno il bilancio per una somma enorme, ingessandolo e pregiudicando il futuro della città: per senso di responsabilità oggi approviamo le vostre tariffe».

Per Santorsola, che annuncia il voto favorevole del suo gruppo "per senso di responsabilità", «la maggioranza si nasconde dietro l’astensione». «Pur ammettendo che è parzialmente vero che c’è una responsabilità di fondo della Regione, mi chiedo – continua il consigliere comunale – come fanno gli altri Comuni, anche quelli a pochi chilometri da noi, a premiare invece i cittadini: lì, evidentemente, ci sono delle persone che amano di più il proprio paese, che sanno amministrare guardando in maniera più approfondita ogni questione e adottando le giuste contromisure». Il punto viene approvato con 7 voti favorevoli (ai cinque delle opposizioni, si aggiungono i consiglieri Gatti, passata in minoranza, e Briano). Vota contro, come detto, la sindaca Di Medio e si astengono gli altri componenti del Consiglio comunale.

 

mercoledì 1 Giugno 2022

(modifica il 18 Luglio 2022, 17:58)

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Franco
Franco
1 anno fa

Parliamoci chiaro la tassa detta dei rifiuti è una tassa sugli immobili e basta, serve a pareggiare i bilanci comunali e non solo a pagare la pulizia delle strade e lo smaltimento.

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