Ambiente urbano

Abbattimenti alberi zona Sacro Cuore, anche Legambiente chiede chiarimenti alla Di Medio

La Redazione
Alberi nella zona Sacro Cuore di Cassano
Dal taglio dello storico pino di piazza Dante - dice in una nota il circolo cassanese - in tema di salvaguardia dell'ambiente urbano (e della trasparenza nei confronti dei cittadini) nulla sembra essere cambiato
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Saranno abbattuti gli alberi della zona Sacro Cuore? Se lo chiedeva ieri il consigliere comunale Teodoro Santorsola, nel giorno dell’inaugurazione dei lavori di riqualificazione del quartiere cassanese.In tema di salvaguardia dell’ambiente urbano nulla è cambiato

Il circolo cassanese di Legambiente raccoglie e rilancia gli interrogativi dell’esponente di Primavera Cassano.

«Abbattere un Albero – si legge in una nota del circolo – è sempre una misura dolorosa. Estrema. Un atto che modifica il paesaggio di una città e passa quindi alla storia.. era il 13 ottobre del 2017 quando a mezzo stampa chiedevamo spiegazioni, all’attuale amministrazione, in merito all’abbattimento del Pino Domestico di Piazza Dante.

Peccato che da allora nulla è cambiato, sia in termini di nuove messe a dimora che in termini di comunicazione preventiva e coinvolgimento/partecipazione civica per “abbattere”, invece, quelle barriere che impediscono ai cittadini e associazioni attive di apportare contributi alle diverse fasi di cui si compone il ciclo delle politiche pubbliche locali.

Infatti, oggi come ieri, ci troviamo di fronte ad una notizia di “lavori di abbattimento alberi nella zona Sacro Cuore da effettuarsi dal 18.09 al 22.09 c.a.”, appresa da un ordinanza dirigenziale n. 65 del 17.09.18 e subito seguita da segnalazioni di numerosi cittadini che, con viva preoccupazione, ci hanno chiesto spiegazioni sul fatto che è stata avviata una campagna di abbattimento di un numero consistente di alberi.

Notizia – ribatte Pasquale Molinari, Presidente di Legambiente Cassano – di cui l’Amministrazione Comunale si assume una grande responsabilità e a cui come cittadini e ambientalisti chiediamo chiarimenti per inquadrare gli abbattimenti: Quali sono i criteri seguiti? Si tratta di alberi pericolosi? Si tratta di interventi nel caso di piante malate o è stato elaborato un piano generale di abbattimento e di nuova successiva piantumazione, anche in altre parti della città, con alberi dalle dimensioni altrettanto importanti, più adatti all’ambiente urbanizzato, al clima che cambia e alle facili colate di asfalto e cemento di palazzi? È stato effettuato un censimento generale del patrimonio arboreo cittadino?

Eppure – continua Molinari – più che gli alberi bisognerebbe abbattere il numero dei veicoli circolanti, favorendo piste ciclabili e aree pedonali (come potrebbe esserlo la piazza che turisticamente ci piace immaginare piena di tavolini, locali e giovani senza le solite e troppe auto che di certo non aiutano al mantenimento dello stesso basolato), ed attuare una periodica manutenzione delle strade e dei marciapiedi per contribuire a preservare gli alberi cittadini che, ricordiamo, non sono solo un elemento passivo di decoro urbano ma, al contrario, assolvono un ruolo chiave nell’assorbimento delle polveri sottili. E non solo. Le essenze arboree contribuiscono anche a mitigare le ondate di calore sulla salute.

Togliere alberi dalle strade significa togliere ossigeno, aumentare i rischi per la salute e far diventare la città più triste e meno vivibile».

martedì 18 Settembre 2018

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