Contro l'ambiente

Alberi abbattuti e alberi a rischio, Legambiente: «Il Comune non risponde»

La Redazione
Il gelso di Cassano destinato all'abbattimento
Anche l'associazione ambientalista denuncia il "muro di gomma" della Di Medio e della sua amministrazione comunale, e continua a chiedere anche l'istituzione di una Consulta ambientale
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Nessuna risposta. Quello innalzato dalla sindaca Di Medio è un muro di gomma, contro il quale sbattono i cittadini che chiedono trasparenza e risposte. A denunciarlo c’è anche Legambiente Cassano, che dall’abbattimento del pino di Piazza Dante continua a chiedere (inutilmente) alla sindaca documenti e informazioni, per capire e, se possibile, aiutare il Comune a gestire in maniera corretta il verde urbano. Anche per il gelso di via Colamonico, un altro “patriarca” della comunità destinato a cadere per mano della “buona amministrazione” e al centro della nota di Legambiente che pubblichiamo integralmente, si attendono risposte, che non siano solo il suono sinistro delle motoseghe in azione.

Gli Alberi Urbani non sono Barriere ma importanti Filtri Naturali contro l’Inquinamento e il Cemento

Gli alberi vanno osservati e trattati con competenza. Come Legambiente – spiega Pasquale Molinari, presidente dell’associazione ambientalista- siamo ancora turbati dai 33 alberi abbattuti in Zona Sacro Cuore.

Abbattuti perché probabilmente, come si legge in un recente articolo, creavano qualche ostacolo ai pedoni e quindi un alto rischio di cadute e incidenti. A riguardo sarebbe interessante prendere visione delle numerose segnalazioni cittadine che hanno reso necessarie, dopo 40 anni, queste operazioni di eliminazione definitiva di viale alberato e ancora di più, leggere, finalmente, una nota ufficiale dell’amministrazione comunale.

Ancor oggi, da volontari ambientali, continuiamo a chiederci se vi erano soluzioni e interventi alternativi come l’eliminazione del marciapiede da un lato e l’allargamento dell’altro. Risparmiando così molti alberi che al di là delle loro note funzioni antismog, certamente vestivano e rallegravano le attuali facciate di cemento.

Tuttavia a tagli fatti, non cambiando minimamente la nostra posizione di netta opposizione a tali scelte, abbiamo chiesto e sollecitato l’istituzione di una Consulta Ambiente come strumento partecipativo di associazioni ambientali, comitati cittadini ed esperti, capace di valorizzare saperi e pratiche per la difesa del verde urbano da qualsiasi azione che vada contro i principi di tutela ecologico-ambientale, biologica, paesaggistica, urbanistica ed estetica.

Ma non essendo pervenuta alcuna risposta –continua Molinari – proviamo a rivolgerci direttamente agli assessori alle Politiche Ambientali, alla Rigenerazione Urbana e alla Manutenzione e Decoro Urbano con le seguenti domande:

PERCHE’ NON SI VUOLE ISTITUTIRE UNA CONSULTA AMBIENTE?

MANCANO QUESTIONE VERDI SU CUI CONFRONTARSI? Non ci sembra.. dalla gestione del verde urbano con un piano di monitoraggio del patrimonio arboreo cittadino, quale strumento strategico per tutelare il territorio attraverso una programmazione, magari triennale, di interventi ordinari, attività di prevenzione e di ripristino delle parti arboree, messa a dimora di alberi “adatti” al contesto cittadino con l’obiettivo ultimo di assicurare la continuità percettiva dell’identità paesaggistica dei nostri luoghi, alla gestione e adozione di aree verdi, alla gestione dei rifiuti, all’abbandono selvaggio dei rifiuti lungo le periferie di accesso al paese, alle bonifiche di aree turistiche, alla lotta agli Sporcaccioni con sanzioni da investire nelle campagne di sensibilizzazione o magari in nuove installazioni di contenitori per le deiezioni canine, praticamente assenti.. fino ad arrivare alla recente questione verde dell’Albero di Gelso, sfoltito e attualmente recintato, per cui attendiamo di prendere visione, se necessario dietro richiesta, della perizia tecnica ed eventualmente strumentale. Fermo restando che ad una prima analisi visiva, la chioma rigogliosa sembra dimostrare le buone condizioni di salute della grande pianta, molto probabilmente attaccata da agenti patogeni, quali funghi cariogeni, responsabili della decomposizione di parte del legno. Per cui attendiamo fiduciosi la valutazione generale e la conseguente programmazione di trattamenti colturali specifici. Perché l’Albero è di natura resiliente. Infatti come riferito da un esperto presente nel team della Legambiente Puglia, da Noi già interpellato, c’è un fattore a favore di quest’albero, se Morus spp. – gelso, questa specie è l’unica che per tradizione potrà sopportare nel tempo anche le potature.

Peccato che per un Albero simbolo e storia della nostra Cassano, nessuno abbia mai pensato ad una dignitosa aiuola o fazzoletto di terra sotto l’area ombrosa al fine di aiutare lo stesso Gelso ad avere un habitat più adatto e ad un maggior “respiro” e rinfrescamento in estate.

Concludendo, ricordiamo che in seguito alla nota del 24/03/2015 inviata dalla Regione (PO Pianificazione e programmazione forestale) il nostro Circolo Legambiente di Cassano delle Murge ha aderito all’iniziativa “Censimento degli alberi monumentali” e consegnato tutte le schede allo stesso Comune di Cassano delle Murge in data 17/07/2015: ne abbiamo censiti ben 51 e segnalato 17 esemplari tra cui il Pino abbattuto in piazza Dante e questo esemplare di Gelso. Purtroppo, ad oggi non sappiamo ancora se gli uffici comunali competenti abbiano valutato suddette segnalazioni, eventualmente coadiuvati dall’ex Corpo Forestale, e di conseguenza inviato le stesse alla Regione per avviare l’apposita istruttoria regionale.

venerdì 19 Ottobre 2018

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