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Fondazione Ciao Vinny ammessa parte civile in un processo penale per omicidio stradale

La Redazione
Tribunale di Bari
E' la terza volta che accade: la prima nel processo per omicidio stradale nell'incidente che nel 2016 costò la vita al piccolo Cristian Calabrese, 12 anni, sulla provinciale Grumo - Cassano
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Lan Fondazione Ciao Vinny onlus il è stata ammessa per la terza volta come nparte civile in un processo penale.

In particolare nel processo per nomicidio stradale di Davide D’Accolti, studente di 23 anni di nConversano, scomparso il 21 febbraio 2016 alle 3 di notte quando la sua nauto si è scontrata frontalmente con quella di Giovanni Palumbo, 33enne ndi Triggiano, che percorreva controsenso e sotto l’effetto di sostanze nstupefacenti, la statale 16 da Polignano Sud verso Bari.

«Sin tratta di una importante conquista per la Fondazione che da diciassetten anni ormai si occupa di sicurezza stradale. Un passo avanti nimportantissimo possibile grazie alle opportune modifiche dello statuto,n che hanno previsto per la Fondazione stessa, la possibilità di nesercitare tutti i diritti spettanti alle persone offese ed in nparticolare quella di costituirsi parte civile nei processi penali per ngravi reati legati alla violazione delle norme stradali al fianco delle nfamiglie, oltre a prevedere anche la possibilità di fornire assistenza nlegale e non ai soggetti coinvolti in questi tragici eventi», spiega nl’avvocato della Fondazione Pierfrancesco Clemente.

«In questo nmodo, tutti i soggetti coinvolti in processi stradali, vittime dirette on indirette di incidenti, potranno usufruire di una consulenza legale gratuita da parte nostra. L’intenton è sempre quello di diffondere la legalità alla guida e fare il npossibile per prevenire eventi tragici, ma anche offrire un supporto ai ngenitori o familiari che hanno subito gravi perdite, collaborando nattivamente nei processi per la realizzazione del diritto alla verità e nalla giustizia» prosegue Lorenzo Moretti, presidente della Fondazione nCiao Vinny Onlus.

L’azionen rientra nel progetto “Ciao Vinny, dalla parte della Legge” che ha viston nel 2018 per la prima volta la Fondazione Ciao Vinny costituita parte ncivile nel processo per omicidio stradale e violazione delle norme sullan circolazione, nell’incidente che nel 2016 costò la vita al piccolo nCristian Calabrese, 12 anni, sulla provinciale Grumo – Cassano, mentre nrientrava a casa accompagnato dalla vettura della comunità sociale che nlo assisteva. Un precedente reso possibile dall’obiettivo della nFondazione, ovvero la tutela della vita su strada.

«Nonn è possibile che, l’automobilista, il motociclista o il pedone che sia nnon presti attenzione massima alla propria vita e a quella degli altri, nsoprattutto quando iln mondo del mercato automobilistico studiano sistemi di sicurezza sempre npiù efficienti per garantire l’incolumità di chi vive ogni giorno su nstrada – incalza Moretti –. Mettersin alla guida dopo aver bevuto, sotto l’effetto di stupefacenti, o quando nsi è troppo stanchi significa non avere rispetto di sé e degli altri. nPer noi è inaccettabile. Da anni ci battiamo con tutte le nostre forze nper riuscire a educare i ragazzi ad avere corretti stili di vita e di nguida: organizziamo corsi di formazione, concorsi, aste di beneficenza nper riuscire a intercettare e coinvolgere il maggior numero possibile din persone».

La Fondazione Ciao Vinny Onlus nascen a Bari nel 2002 per promuovere tra i giovani occasioni d’informazione en formazione sui temi della sicurezza stradale, collaborando attivamente ncon enti, istituzioni e associazioni su tutto il territorio nazionale e nimpegnandosi a sostenere iniziative volte a far sì che le nostre strade nsiano ogni giorno un po’ più sicure. Per raggiungere questi obiettivi lan Fondazione si sta impegnando per tutelare con ogni mezzo, anche quello ngiuridico, il bene più importante per ogni essere umano ncostituzionalmente protetto, appunto: la vita.

Inparticolare, la Fondazione Ciao Vinny Onlus ha esercitato ed eserciteràogni suo diritto, interesse pubblico e dovere sociale, nonché morale intervenendo in questo come in altri procedimenti penali, agendo controtutti gli imputati di reati gravi commessi in violazione delle norme sulla circolazione stradale. L’obiettivo è sempre tutelare l’interesse

n

alla sicurezza stradale e all’integrità dell’utente della strada, valori da sempre perseguiti e tutelati dalla Fondazione, sin dalla sua costituzione, ispirandosi nella sua azione di solidarietà alla giustizia e alla legalità.

sabato 18 Maggio 2019

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