Attualità

Gli immigrati a Cassano in tempi di Covid-19

La Redazione
I volantini affissi sulle case degli immigrati a Cassano
L'associazione "Cercasi un fine" denuncia in una nota l'atteggiamento di istituzioni locali e parte della cittadinanza nei confronti dei migranti in tempo di emergenza sanitaria
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Il dramma epocale che stiamo vivendo è in grado di tirare fuori il meglio degli italiani, ma anche il peggio.

Al coraggio e alla solidarietà operosa, si oppongono, a volte, atteggiamenti egoistici, non rispettosi delle norme, lesivi della dignità delle persone. E Cassano, purtroppo, sembra non fare eccezione.

L’associazione “Cercasi un fine” denuncia l’atteggiamento di istituzioni locali e parte della cittadinanza nei confronti dei migranti in questo tempo di emergenza sanitaria.

«Da quasi due anni – scrive “Cercasi un fine” in una nota – , ci occupiamo, come Associazione di promozione sociale, di organizzare corsi di italiano per cittadini stranieri, attualmente sospesi per la crisi in atto. Segnaliamo che sono stati affissi, sulle porte di alcune case di cittadini stranieri, volantini in italiano e in inglese, firmati dalla locale polizia municipale, con le disposizioni riguardanti tutti i cittadini in questo periodo di crisi.

La scelta di far attaccare i manifesti alle porte ci sembra, a dir poco, lesiva della dignità dei cittadini coinvolti, per diversi motivi.

– I manifesti sono stati attaccati ad alcune porte di cittadini stranieri con un metodo offensivo che ricorda tempi nefasti in cui parte della popolazione era additata come diversa, in maniera visibile e riconoscibile da tutti.

– Correttezza vuole che fossero consegnati come lettere o, meglio ancora, informati personalmente, in lingua, delle varie disposizioni.

– Sorprende che, a quanto ci è dato constatare, non sia stata preparata una copia del manifesto in altre lingue, visto che a Cassano ci sono anche cittadini di origine albanese, francofona, ispanica e di lingua araba.

Cogliamo anche l’occasione per lamentare un clima di ostilità di una parte della cittadinanza nei confronti degli stranieri, che in questo momento sembra essere ancora più forte.

Diverse volte ci è capitato sentire alcuni cittadini, anche cattolici, che ci invitavano a “preoccuparci degli italiani bisognosi e a lasciar stare i migranti”. Come Associazione non guardiamo mai il colore della pelle, prima di aiutare qualcuno, ma semplicemente il loro bisogno perché “siamo tutti nella stessa barca”, come ha ricordato papa Francesco.

Ci auguriamo che le autorità locali e i cittadini di Cassano diano prova di come la “solidarietà politica, economica e sociale” (artt. 2 e 3 della Costituzione) sia, ora più che mai, responsabilità e impegno di tutti, nessuno escluso».

sabato 28 Marzo 2020

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vito mastropasqua
vito mastropasqua
4 anni fa

vi ammiro per quello che fate come associazione e condivido le vostre idee

Vito Lagreca
Vito Lagreca
4 anni fa

Ammirevole quello che fate! Bisogna però che questa denuncia abbia una cassa di risonanza più ampia, striscia la notizia, ad esempio!?
Auguri per il futuro.

Martin Luther King
Martin Luther King
4 anni fa

I cassanesi sono un branco di cavernicoli, con un ignoranza pilotata.. purtroppo é razzismo totale, sapete bene come funziona in quella comunità, additano gli stranieri come fossero bestie e non potevate attendervi di meglio dalla polizia locale cassanese, purtroppo rispecchiano la comunità.
Essere straniero a cassano é un inferno, perché i cassanesi sono gentaglia.
Quando il cassanese si evolverà e capirà la sua ignoranza sarà troppo tardi.

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