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Vescovi di Puglia: solo liturgie, no alle processioni per le feste patronali

La Redazione
La Madonna degli Angeli di Cassano
La nota pubblicata ieri dalla Conferenza episcopale pugliese è un altro sacrificio chiesto a comunità e fedeli profondamente legati alla devozione ai propri santi e patroni
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«Le feste patronali e parrocchiali» si «limitino alle sole celebrazioni liturgiche, secondo le indicazioni date dagli uffici diocesani competenti». Ovvero non «sarà possibile, nel rispetto della norma del distanziamento fra le persone attualmente vigente, organizzare processioni, trasferimento pubblico di immagini sacre, fiaccolate o momenti di preghiera che rischiano di creare assembramenti».

La nota pubblicata ieri dalla Conferenza episcopale pugliese è un altro sacrificio chiesto a comunità e fedeli profondamente legati alla devozione ai propri santi e patroni.

I vescovi pugliesi ne sono ben consci e scrivono tra l’altro che «alcuni» fedeli «hanno dato voce al loro disagio chiedendo pubblicamente di rimuovere totalmente questo blocco», quello cioè di «celebrare insieme l’Eucaristia e di manifestare la nostra devozione con feste e processioni».

Purtroppo però «la gravità della situazione impone ancora molta prudenza e un grande senso di responsabilità, per evitare di vanificare gli sforzi fatti finora e ricadere in modo ancor più disastroso nel vortice del virus». Infatti, considerando «la facilità con cui nelle processioni e negli altri momenti delle nostre feste ci sono assembramenti di persone nei quali non è possibile assicurare il distanziamento, sarebbe una grave mancanza di attenzione nei confronti della salute del nostro popolo trasformare le celebrazioni in drammatico momento di diffusione del contagio e di dolore».

giovedì 21 Maggio 2020

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Franco
Franco
3 anni fa

Anche se andrebbe fatto notare che giuridicamente i vescovi non hanno nessun diritto di vietare manifestazioni religiose o processioni, le quali vengono in genere organizzate da associazioni laicali. In assenza di espliciti divieti da parte di autorità civili le manifestazioni potrebbero svolgersi comunque, facendo parte del più ampio diritto costituzionale al culto che non può essere compresso da nessuno.

Maria P.
Maria P.
3 anni fa

Si dovrebbe però smettere di trattare i cattolici come beoti che si possono tenere a freno solo con regole rigide.

Marco
Marco
3 anni fa

Ma i “sacrifici” devono farli solo i cattolici per andare a Messa? Gli assembramenti laici sono immuni? Mi pare che stiamo scambiando la responsabilità con la soggezione, che in materia di Fede non è per niente una virtù.

Franco
Franco
3 anni fa

Ma come? le chiese chiuse e le processioni sospese per paura di ipotetici contagi mentre alla Siciliani carni di Palo del Colle dove c'erano 71 contagiati certificati si è continuato tranquillamente a lavorare? Qualcosa non quadra.

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