Cronaca

Asl Ba: «14 medici e 5 ospedalieri hanno rifiutato il vaccino, il 98,5% ha aderito alla campagna»

La Redazione
Vaccinazione per medici e operatori dell'Asl Ba
Dg Sanguedolce: «Adesione altissima, ospedali e ambulatori sono in sicurezza»
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Il 98,5 per cento del personale medico ASL Bari ha aderito alla campagna vaccinale anti Covid, e solo 14 medici hanno rifiutato la vaccinazione.

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E’ quanto emerge dal report del servizio Sorveglianza sanitaria aziendale che ha raccolto i dati delle adesioni alla vaccinazione da parte degli operatori sanitari, tra cui medici, dirigenti sanitari e infermieri in servizio presso le strutture ospedaliere e territoriali della ASL.

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«La percentuale di partecipazione alla campagna di immunizzazione tra i nostri operatori è stata sorprendente e molto elevata – spiega il dg Antonio Sanguedolce – solo una minima parte ha rifiutato la vaccinazione, ma si tratta di un dato che non compromette la qualità della assistenza, al contrario ospedali e ambulatori sono adesso in sicurezza».

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A confermare la fiducia nella efficacia del vaccino dal personale dell’azienda sanitaria sono i risultati del monitoraggio curato dal dottor Franco Polemio,  coordinatore dei medici competenti e direttore del servizio Sorveglianza sanitaria ASL Bari. «Soltanto 14 medici, di cui 5 ospedalieri hanno rifiutato la vaccinazione – spiega Polemio  – e in seguito alla attività di sollecitazione seguita alla emanazione del decreto legge 44 abbiamo richiamato tutti quelli che in un primo momento non avevano aderito. Bisogna promuovere la vaccinazione – conclude Polemio – considerando anche il drastico calo di circolazione del virus negli ambienti sanitari e di conseguenza la riduzione di casi positivi».

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All’Ospedale San Paolo – un esempio su tutti – fra il primo ottobre 2020 e il 31 dicembre 2020 – prima dunque dell’avvio della campagna vaccinale – si sono registrati 94 casi di positività: nello stesso presidio ospedaliero nel periodo compreso fra il primo gennaio 2021 e il 31 marzo 2021 si sono verificati 6 contagi.  

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Su 9mila dipendenti, sono attualmente 300 quelli non ancora vaccinati, la maggior parte dei quali per motivi di salute compreso la patologia da Covid e per maternità e allattamento. Questo significa che alcune sono indisponibilità momentanee che potranno essere recuperate. 

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venerdì 16 Aprile 2021

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Giuseppe Policoro
Giuseppe Policoro
3 anni fa

Se questa nostra strana democrazia non è in grado di sospenderli da un lavoro (per altro pubblico!) in cui non credono, che almeno divulgassero i nomi poiché io eviterei volentieri di farmi curare da loro.

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