Prosegue l’attività di controllo della Polizia metropolitana di Bari per contrastare il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti sulle strade provinciali.
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Negli ultimi quattro mesi, grazie alle telecamere installate nelle zone più critiche del territorio, sono state emesse oltre 130 sanzioni nei confronti dei trasgressori.
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Sono 15 le fototrappole noleggiate dalla Polizia metropolitana, coordinata dal comandante Maria Centrone, al fine di prevenire, contrastare e reprimere i fenomeni di abbandono dei rifiuti sulle strade.
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Un’attività su cui si concentra il lavoro di una sezione operativa del corpo di polizia dotata di specifiche competenze e risorse strumentali. Sono stati esaminati 124 giorni di registrazione per ogni fototrappola installata, 70 file di controllo al giorno per complessivi 6.280 file e 20 ore di registrazione quotidiana per un totale di 49.600 ore per ogni fototrappola.
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Le telecamere vengono continuamente spostate dopo l’individuazione e la localizzazione dei siti interessati all'abbandono dei rifiuti con un’attenta ricognizione dei luoghi, al fine di evitare il danneggiamento da parte di mezzi agricoli e automobili o il furto delle stesse.
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“Il contrasto all’abbandono dei rifiuti è una delle attività di prevenzione e repressione degli illeciti di natura ambientale in cui è impegnata la polizia metropolitana – spiega il comandante Centrone –. E’un fenomeno che non accenna a diminuire, ma i controlli serrati che stiamo adottando attraverso sopralluoghi e grazie all’ausilio delle fototrappole stanno dando risultati più che soddisfacenti. Nei prossimi mesi potenzieremo i controlli anche con un sistema di videosorveglianza fisso che sarà installato in punti strategici delle arterie stradali”.
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Attualmente sul territorio metropolitano sono stati individuati 40 siti classificati di I livello e II livello in relazione alla criticità, all'epoca dell'abbandono dei rifiuti e all'ampiezza della zona interessata. Le aree più a rischio sono quelle in prossimità di campi, soprattutto incolti, che rappresentano un ulteriore fattore che può provocare o alimentare incendi o situazioni di pericolo.
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Grazie alle immagini girate lungo le strade provinciali che interessano i Comuni di Bitritto, Cassano delle Murge, Grumo Appula, Binetto, Acquaviva delle Fonti, Putignano, Adelfia e Modugno, è stato possibile risalire all’identità dei trasgressori che sono stati sanzionati. Si tratta persone che a qualsiasi ora della giornata si disfano di vecchi mobili o elettrodomestici nei pressi di sottovia, lanciano sacchi di immondizia dal finestrino dell’auto in corsa lungo le strade provinciali, abbandonano materiale di risulta in piazzole di sosta senza un minimo senso di civiltà.
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Oltre alle multe, bisognerebbe fargli pulire tutta la piazzola, e se non paga la multa, fermo amministrativo dell'auto. E BASTA.
Il reato di danneggiamento ambientale dovrebbe prevedere ammende salatissime e magari sconfinare anche nel penale. Qui ne va della salute di tutti noi.
Bravissi
Bravissimi ma devono pagare multe salate pulire e aumento 100% Tari con decurtazione punti patente e fermo auto
Che poi 130 multe in 4 mesi (120 giorni) fanno circa una multa al giorno. Non mi pare neppure un grandissimo risultato visto il numero delle trasgressioni.
Perché il zozzone, come quello in foto, preferisce lanciare la busta per strada dal finestrino invece che posarla nel cassonetto? È una curiosità che tutti vorremmo toglierci.
… senza il coinvolgimento fattivo di quei cittadini che mostrano sensibilità in materia, la battaglia sarà persa e la vinceranno quei pochi, ma incalliti, codardi .