La Di Medio diffamò Vito Lionetti.
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A stabilirlo il Tribunale di Bari che ieri ha condannato la sindaca di Cassano a 6 mesi di reclusione, pena sospesa, oltre al pagamento delle spese processuali.
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Il giudice ha stabilito anche che la prima cittadina di Cassano dovrà versare all’ex sindaco del PD una provvisionale di 5mila euro e sostenere le spese di costituzione di parte civile di 3500 euro.
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La denuncia di Lionetti risale al 2015 quando la Di Medio sulla pagina Facebook di un consigliere comunale di opposizione scrisse, a proposito dell’appalto della pubblica illuminazione, che quelli dell’amministrazione Lionetti “vogliono aggiudicare i lavori per la pubblica illuminazione a persone “gradite” e per questo il progetto in itinere è stato fatto saltare….Come quello delle…furbacchioni!”.
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Frasi che l'allora sindaco giudicò infamanti e contro cui sporse subito denuncia – a livello personale e senza coinvolgere l'amministrazione comunale – assistito dall'avvocato Michele Laforgia di Bari. A distanza di 6 anni il Tribunale gli ha dato ragione. Le motivazioni della sentenza si conosceranno a dicembre.
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