Cronaca

GiardiLeo ancora preso di mira dai vandali: Legambiente forse abbandona il progetto “Bookcrossing”

Circolo Legambiente Cassano
Atti vandalici al GiardiLeo
Ancora vandalismo in piazza Garibaldi, nell'indifferenza generale
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Il GiardiLeo e la Little Free Library presi ancora di mira dai vandali.

Il tutto nell’indifferenza generale, lamenta il circolo Legambiente di Cassano, soprattutto dell’istituzione locale, incredibilmente muta di fronte a questi atti. Nessuna parola di solidarietà nei confronti degli attivisti che si prendono cura di un bene comune, ma neanche un mezzo comunicato per stigmatizzare l’episodio.

«Non ci sono molte altre parole – dichiara Pasquale Molinari, presidente Legambiente Cassano – anche perché correremmo il rischio di cadere nella ripetizione, per descrivere atti vili che danneggiano lo sviluppo civile e la coesione sociale del nostro paese. Non mi è parso di aver letto, ad oggi, nonostante i tanti e ripetuti atti vandalici, alcuna nota ufficiale di condanna e solidarietà alle associazioni da parte dell’Amministrazione Comunale. Di questo ne sono dispiaciuto. Purtroppo non possiamo sostituirci ai controlli e ne tanto meno continuare con interventi di pulizia, sempre più frequenti. Motivo per cui siamo costretti a rivalutare il nostro progetto sperimentale di Bookcrossing, inteso come modo di vivere l’ambiente e socializzare attraverso la cultura. Probabilmente l’era del virtuale ha soppiantato queste sane abitudini di un tempo e l’assenza di un processo educativo, inteso non solo come disciplina scolastica, alla cittadinanza attiva e responsabile, al sociale, alla difesa del bene comune ha rafforzato questa triste realtà.

E allora perché lamentarsi (ovviamente virtualmente.. non sia mai..) del degrado nelle periferie o dei rifiuti abbandonati tra la vegetazione a ciglio strada se, in pieno centro, riusciamo a farlo molto meglio.

Ovviamente ogni volta che si verificano tali situazioni di degrado, gli interrogativi e le argomentazioni affrontate dai molti esperti, nell’attivo salotto dei social, sono sempre le stesse: le telecamere non c’entrano nulla, servono a poco per limitare tali episodi opera dei soliti imbecilli. Tanto non gli farebbero nulla. Sono ragazzini. Serve quello e quell’altro.

Ovviamente servirebbe la partecipazione diretta dei cittadini. Ma scusate l’insistenza: utili o meno, soluzione o no, quanto ci sono costate queste telecamere e perché sono state installate? Perché sono spente? Si tratta di un progetto iniziato, finito o ancora da completare entro il..? Aiutateci a caprie.

“Probabilmente, come ha scritto qualche nostalgico, le uniche opere di riqualificazione sociale e culturale degne di nota sono i bagni pubblici perché meno squallidi e certamente più funzionali (se aperti al pubblico)».

venerdì 17 Maggio 2019

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