Cultura

Messo in sicurezza il complesso monastico di San Giuseppe. «Ora pensiamo al suo futuro»

La Redazione
Il complesso storico-monastico della Chiesa di San Giuseppe dopo i lavori di messa in sicurezza
"Un bene unico per la nostra Cassano - spiega don Francesco Gramegna -, menzionato anche tra i Luoghi del Cuore dal FAI. Un manufatto che si rischiava di perdere. C'era un serio rischio per la staticità dell'edificio»
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Importanti lavori di messa in sicurezza per il complesso storico-monastico della Chiesa di San Giuseppe nel centro storico cittadino.

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«Un bene unico per la nostra Cassano – spiega a Cassanolive don Francesco Gramegna – , menzionato anche tra i Luoghi del Cuore dal FAI. Un manufatto che si rischiava di perdere. C’era un serio rischio per la staticità dell’edificio».

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I lavori sono stati disposti dalla Regione-Sezione Lavori Pubblici diretta dall'avv. Raffaele Landinetti, responsabile ing. Davide Del Re, collaborazione geom. Guglielmo Martino e geol. Francesco Zuffo, con il supporto dello studio professionale SAD srl, arch. Angela Fazio, ing. Francesco Giannelli e geom. Francesco Lopane. L’impresa locale che ha eseguito i lavori, esperta in restauri, è la Fabbricedile srl. I lavori sono stati condotti sotto l’alta sorveglianza e le direttive della Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Bari, arch. Mara Carcavallo.

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«Si è intervenuto – si legge in una nota della chiesa madre – sulla facciata prospiciente il giardino interno della Chiesa. La struttura muraria si presentava in uno stato precario, con preoccupanti lesioni e alcune sue porzioni già crollate. Gli interventi sulla facciata, nel dettaglio, sono consistiti nell’applicazione della tecnica dello scuci e cuci, perforazioni armate, rinforzo delle volte, stilatura dei giunti con malta a base di calce. E’ stata ripristinata la copertura in coppi. Il complesso monastico, di fine Seicento, fu donato dalla famiglia Rossani alla Chiesa Madre Santa Maria Assunta, si sviluppa in aggregato alla Chiesa di San Giuseppe ed ospita alcune cellette monacali (forse i fondatori, di origine calabrese, avevano in mente di farvi sorgere un piccolo convento per i Minimi di San Francesco da Paola, Santo Protettore del Casato). La chiesetta nel centro storico si mostra con un portale di pietra ben lavorata, un’unica navata con doppi archi laterali ed un caratteristico campanile a vela. Il presbiterio è dotato di un gradino che sostiene un ricco altare ligneo centrale e due altri laterali. L’altare principale è sormontato da una grande tela raffigurante sorridente San Giuseppe che porge il Bambino Gesù alla Madre Celeste, sotto gli sguardi di Sant’Anna e San Gioacchino. Sia la tela che l’altare ligneo che la sorregge, di pregevole fattura, necessitano di restauro urgente. Sulla parete dell’altare, a sinistra, è sistemato un quadro riproducente la copia dell’immagine della Madonna degli Angeli, rinvenuta nel 1250 nella grotta dell’omonimo santuario cassanese. L’altare a destra, invece, è dedicato al martirio di San Pietro».

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«L’aver salvato la struttura – conclude la nota –, consente di poter pensare al futuro del bene, alla sua valorizzazione, in modo da rendere fruibili gli spazi dello stesso. Un progetto che faccia dei beni culturali, del meraviglioso patrimonio paesaggistico e storico-architettonico, motivo di attrazione per le comunità. Questa prospettiva ha spinto il Parroco Don Francesco Gramegna a chiedere un intervento della Regione per poter provvedere alla salvaguardia. Alla messa in sicurezza segue la speranza di poter restaurare anche le opere d’arte presenti nella chiesa».

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sabato 6 Marzo 2021

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