Verrà presentato in anteprima nazionale al Festival dei Giornalisti del Mediterraneo di Otranto, il prossimo 3 settembre, il libro “Michele Emiliano, l’ultimo re di Puglia”, volume a cura del giornalista barese Tommaso Forte .
Iln libro, in uscita in tutte le librerie nella stessa data, si compone di n116 pagine, è pubblicato dalla romana Round Robin Editrice per la ncollana “Fuori Rotta” e racconta l’epopea umana e politica di n“Michelone” – come lo chiamano affettuosamente gli amici – ovvero nl’attuale Governatore, in procinto di scendere in campo per nriconquistare la fiducia dei suoi conterranei ed ottenere il secondo nmandato a governare la Puglia.
“Istrionico, accentratore, ingombrante, ncapace di stare in paradiso a dispetto dei santi, è stato il primo a nteorizzare il dialogo con i Cinque Stelle, ed è anche l’uomo di nsinistra più apprezzato a destra. Emiliano è tutto e il contrario di ntutto. I suoi compagni di partito avrebbero voluto congedarlo alla fine ndei suoi primi cinque anni di governo della Regione, ma oggi non ci sonon alternative possibili, considerando il vuoto della sinistra pugliese. nLa sua leadership ha il merito di tenere assieme anime di destra e ndisinistre, ma sempre unite pur di avere un pezzettino di potere da ngestire, dai radical chic più esigenti ai giustizialisti che amano nancora vederlo come “il ragazzo con la pistola” del suo passato da nmagistrato antimafia”.
Riuscirà a farsi rieleggere? “Nessuno può dirlo: abbiamo perso tutte le certezze, comprese quelle politiche”, spiega Tommaso Forte,n “e non è colpa della pandemia, ma di una situazione ormai cronicizzata ndi instabilità economica e sociale, non solo italiana ma internazionale,n che fa sì che la politica, un tempo fenomeno leggibile e capace di noffrire spunti per immaginare scenari futuri, oggi sia divenuta un npuzzle senza soluzione. Ma Michele Emiliano sembra, allo stato dei nfatti, l’unico personaggio politico pugliese capace di cavalcare questo ncavallo imbizzarrito, il solo in grado di nuotare in questo mare nperiglioso, dove squali e naufragi sono in agguato, senza riportare ndanni evidenti. Anzi, spesso volgendo le circostanze a proprio favore”.
Riuscito infatti a passare sostanzialmente indenne attraverso una ncondanna della Corte dei Conti, varie inchieste giudiziarie e un nprocedimento disciplinare per aver violato il divieto per le toghe di niscriversi a un partito politico, “Emiliano si appresta ad affrontare nuna campagna elettorale in cui si gioca il tutto per tutto, e dove nnemici e amici sono assolutamente trasversali”. Raffaele Fitto, intanto, lo incalza.
Marchetta editoriale