Cultura

Progetto MigrazioneTeatro 1.0: in scena “La Fiaba di Biancaneve”

La Redazione
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Un progetto artistico ideato e promosso da Onirica Teatro in collaborazione con il Comune di Acquaviva, la Masseria Didattica Ruotolo, la Pro Loco La Murgianella, la Coop. Serapia di Ostuni, la Coop. Seges di Vernole
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MIGRAZIONETEATRO 1.0 è un progetto ideato e promosso da Onirica Teatro in collaborazione con il Comune di Acquaviva delle Fonti, la Masseria Didattica Ruotolo di Cassano delle Murge, la Pro Loco La Murgianella, la Coop. Serapia di Ostuni, la Coop. Seges di Vernole ed è sviluppato nell’ambito dell’avviso pubblico “Periferie al centro”,intervento di inclusione culturale e sociale della Regione Puglia – Assessorato all’Industria Turistica e Culturale e Assessorato alBilancio e programmazione unitaria, Politiche Giovanili, Sport per tutti Coordinato da Teatro Pubblico Pugliese.

L’iniziativa nasce dalla volontà di proporre attività teatrali esperienziali e spettacolo dal vivo, integrandole in processi creativi che coinvolgano comunità locali di periferie geografiche nelle quali non vi è una strutturata proposta culturale” – dichiara Vito Latorre (curatore artistico dell’iniziativa) – “Percorsi in ascolto dei luoghi naturali, delle loro evocazioni, racconti, suggestioni. Territori periferici distanti tra loro (Montalbano di Ostuni, Vernole, Cassano delle Murge e Acquaviva delle Fonti), apparentemente lontani (il Parco Regionale delle Dune Costiere, la Riserva Naturale di Stato Le Cesine, il Bosco di Masseria Ruotolo, la corte del Palazzo De Mari) legati da un fenomeno che, da sempre, li ha contraddistinti: la Migrazione. Migrazione di uccelli, di specie animali e di esseri umani che, da sempre, li ha resi luoghi di accoglienza, di scambio, di ricchezza: libri sfogliare e racconti da ascoltare, immergendosi nella bellezza naturale del paesaggio”.

Dopo il successo e l’apprezzamento per lo spettacolo “Decameron” che si è tenuto Giovedì 16, oggi dalle ore 19.00 alle ore 21.00 si terrà lo spettacolo per bambini e ragazzi “La Fiaba di Biancaneve” prodotto dalla Compagnia Teatro delle Forche di Massafra, per la regia di Carlo Formigoni con Salvatore Laghezza, Vito Latorrre, Giancarlo Luce, Ermeleinda Nasuto, Cilla Palazzo e Mariella Putignano

Il prossimo appuntamento si terrà Giovedì 30 Luglio 2020 con lo spettacolo con maschere di commedia dell’Arte “BruciAmazzonia – la vita di Chico Mendes” (ore 20-22) – prodotto da Onirica Teatro – regia Vito Latorre con Francesco Casareale, Vito Latorre, Antonio Repole, Silvana Pignataro

Gli eventi prevedono un numero contingentato di partecipanti nel rispetto delle Misure diprevenzione indicate dall’ordinanza del Presidente della Giunta Regionale n 259 DCPM dell’11 Giugno 2020.

Prenotazione obbligatoria on line su eventbrite.it

Costi: euro 3,00 a bambino, euro 4,00 ad adulto.

Info: 3287160463- 3473238042

Scheda

LA FIABA DI BIANCANEVE

uno spettacolo classico per bambini e famiglie, volto a portare a teatro più gente possibile, affidandosi a una compagnia professionista di qualità e alla regia di un grande maestro internazionale che vive in Puglia (proprio nella Valle d’Itria) da tanti anni quale è Carlo Formigoni. Nell’intento di dare ai bambini qualcosa che li possa aiutare nel superamento di tanti complessi che li possono angustiare abbiamo scelto una delle fiabe più amate: “Biancaneve”.

Come già per altri allestimenti, il Teatro delle Forche, si avvale dell’analisi che Bruno Bettelheim fa nel suo prezioso libro “Il mondo incantato”.

In questa messa in scena la fiaba è “incorniciata” dall’elemento reale di una famiglia borghese, rappresentata in un momento di vita quotidiana: è sera, una mamma, un papà, una nonna ed una bimba, presi dalle loro faccende ed occupazioni, prima di andare a dormire.

Le dinamiche tra i componenti della famiglia risulteranno poi esasperate o enfatizzate tra i personaggi della fiaba; così come alcuni oggetti presenti nella stanzetta della bambina, si ingrandiranno e si animeranno nella fiaba vera e propria.

Il passaggio dall’elemento reale a quello fiabesco avviene attraverso l’uso della maschera, che determina anche un cambio di registro e una maggiore stilizzazione nella recitazione.

L’intento è quello infatti di rappresentare delle scene che quasi ricordino le illustrazioni dei libri di fiabe, alla ricerca di una pulizia e di una chiarezza nell’immagine, che per il bambino significherà anche chiarezza del sentimento rappresentato.

La tematica di fondo di questa fiaba risulta essere il narcisismo sia della bambina che della Regina: questo sentimento, esasperato nella regina-matrigna, unito alla forte gelosia, risulterà deleterio e negativo, con gli accadimenti della fiaba che tutti conosciamo. La stessa Regina, consapevole della dose di narcisismo presente anche in Biancaneve, architetta le sue tentazioni facendo leva proprio su questo atteggiamento: prima il pettinino, poi la mela, elemento simbolico per eccellenza.

Ma siamo ben consapevoli che queste problematiche devono rimanere riservate a noi interpreti e agli adulti che si occupano dell’infanzia, mentre si lascia che la storia parli, con il suo linguaggio simbolico e consolatorio, alla sensibile psiche del bambino. (C. Formigoni)

giovedì 23 Luglio 2020

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