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D’Ambrosio lascia la maggioranza: «Revoca decisa da un assessore “padrone” in giunta»

La Redazione
D'Ambrosio
La consigliere molla la lista "Per Te": «Una squadra politica in cui credevo ma che mi ha fortemente deluso e sfiduciato»
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«Divergenze politiche, amministrative e metodologiche»: ecco come la sindaca Maria Pia Di Medio, in maniera stringata, ha spiegato in apertura di Consiglio comunale la revoca della delega assessorile alla consigliera Maria Pia D’Ambrosio.

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«Una decisione dolorosa – ha detta la prima cittadina – ma necessaria».

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Di ben altro tenore la replica dell’ex assessora, che ha comunicato di lasciare il gruppo consiliare con a capo la prima cittadina.

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In un contesto di emergenza sanitaria «il sindaco su indicazione e pressione di qualche assessore con poca sensibilità al confronto e all’educazione – afferma la consigliera – riesce a trovare il tempo e l’opportunità di predisporre (o farsi predisporre) la determina di revoca della mia carica».

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«È palese – ha detto la consigliera – l’assoluta scorrettezza politica ed assurdità di un simile provvedimento, inoltre, ritengo l’atto di revoca politicamente grave e che mi ha mortificato nella mia dignità personale».

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La motivazione della revoca dell’incarico, afferma la D’Ambrosio, «è da ricercare proprio nel minimo confronto e rispetto dei ruoli da parte di qualche assessore “padrone” e trova la sua conclusione e apice proprio in un recentissimo provvedimento di competenza del mio assessorato di sostegno finanziario alle persone in stato di bisogno per contrastare il Covid che non mi ha visto coinvolta». Anzi- continua la D’Ambrosio – «la revoca va proprio ricercata per la mia contrarietà all’atto».

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La decisione del Comune di destinare i fondi concessi dalla Regione non alle persone bisognose ma ai commercianti è definita dalla D’Ambrosio «una presa in giro» per gli stessi operatori economici.

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«Questa mia visione diversa pare sia stato il motivo scatenante o la “scusa” della revoca» ma «sollecitata da tempo da qualche assessore poco abituata al confronto, alla condivisione ed alla democrazia ma sicuramente molto persuasiva alle orecchie del nostro sindaco con il consenso silenzioso del vice».

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Poi la stoccata al gruppo consiliare: «Una squadra politica in cui credevo ma che mi ha fortemente deluso e sfiduciato». «Posso assicurare che è stato difficile lavorare in un clima dove tutto era “blindato” e la mia autonomia limitata».

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«La mia presenza come consigliere comunale – ha concluso – continuerà ad esserci ma certamente non affianco al gruppo consiliare “Per Te”».

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mercoledì 30 Dicembre 2020

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