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C’è la “crisi afghana”: dal Comune giunge solidarietà

La Redazione
Profughi afghani
​«Si collabori - è l'appello della Gatti - a questo progetto di accoglienza e si risponda a questa nuova emergenza umanitaria». I migranti a Cassano sono sempre stati accolti seppure restano i problemi
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Cassano si faccia carico dell'accoglienza dei profughi dell'Afghanistan.

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E' quanto chiede la presidente del Consiglio comunale Antonia Gatti alla sindaca e capo della maggioranza alla quale appartiene e a tutte le espressioni della società civile ed ecclesiale.

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«Si collabori – è l'appello della Gatti – a questo progetto di accoglienza e si risponda a questa nuova emergenza umanitaria internazionale».

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Con la crisi afghana, dunque, anche da Cassano giunge l'appello di tutela e di accoglienza.

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Purtroppo, non sarà facile assicurare la giusta dignità umana ai migranti poichè la tematica dell'immigrazione a Cassano, come in altre cittadine italiane, è allarmante. Dalle minime risorse finanziarie all'insufficienza di luoghi e spazi pubblici per assicurare la giusta integrazione a queste persone che vivono il senso della disperazione quotidianamente. 

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A loro, a questi autentici dimenticati è doveroso da parte di tutti noi (istituzioni, associazioni  e privati) offrire sempre più aiuto e sostegno. 

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Questa che segue è la nota della presidente Antonia Gatti che pubblichiamo integralmente.

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Come essere umano e come donna non posso non ribellarmi di fronte al reale pericolo che le donne e le bambine dell’Afghanistan siano privati dei fondamentali ed inalienabili diritti umani ovvero quei diritti che devono essere riconosciuti ad ogni persona per il solo fatto di appartenere al genere umano, indipendentemente dalle origini, appartenenze o luoghi ove la persona stessa si trovi. Tra i diritti umani sanciti dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani approvato dalla Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 10 dicembre 1948, attualmente in Afghanistan sono certamente in grave pericolo, in particolar modo per le donne, il diritto all'istruzione, il diritto alla libertà di circolazione, compresa la libertà di lasciare il proprio paese, il diritto a concludere un matrimonio soltanto con il libero e pieno consenso di entrambi i futuri coniugi, il diritto di partecipare al governo del proprio paese, il diritto al lavoro e alla libera scelta dell'impiego, il diritto alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione e finanche i diritto stesso alla vita. Non possiamo restare a guardare senza fare nulla. Cassano delle Murge è sempre stata vocata alla accoglienza degli stranieri senza fare distinzioni di religione, nazionalità, sesso, colore della pelle, ecc. Solo da pochi giorni abbiamo ricordato che 30 anni fa arrivava nel porto di Bari la nave Vlora con 20mila albanesi che scappavano dalle macerie di un regime incapace di garantire progresso e sviluppo alla popolazione al punto da indurla a lasciare tutto e scappare. Quei giorni di agosto di 30 anni fa, anche Cassano delle Murge, così come di tutta la Puglia, pur attonita di fronte alla comparsa di una nave straripante di esseri umani aiuto, seppe reagire nel modo più giusto: diede soccorso istintivamente, come poteva e senza tante domande. Oggi quelle “persone”, sono perfettamente integrate nelle nostre comunità locali, sono stimati lavoratori, i loro figli frequentano le scuole con i nostri e hanno stretto tra loro naturali e spontanee relazioni di amicizia. Questi giorni di agosto, come quelli di 30 anni fa, la Puglia deve fare lo stesso con la popolazione afghana, semplicemente perché, per dirlo ancora con le parole dell’allora sindaco di Bari, Enrico Dalfino, “perché sono PERSONE”». Per questo faccio appello al Sindaco di Cassano delle Murge, come ho fatto qualche giorno fa al Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ma anche a tutte le realtà del territorio, come quella ecclesiale, la Croce Rossa Italiana, la Protezione Civile, le Fondazioni, le Associazioni affinché tutti insieme si collabori a questo progetto di accoglienza e si risponda a questa nuova emergenza umanitaria internazionale.

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domenica 22 Agosto 2021

(modifica il 18 Luglio 2022, 18:48)

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Graziano
Graziano
2 anni fa

Si parla già di corridoi umanitari nei quali però potrebbero inserirsi soggetto indesiderati. Chi farà i controlli? Chi potrà distinguere tra afghani buoni e cattivi o pachistani etc?

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