Nella determinazione del prezzo di vendita di alcune aree pubbliche il Comune non applica alla lettera le norme? Se lo chiede la minoranza con questa nota che pubblichiamo integralmente.
Accorrete gente, accorrete!
Un bosco a soli 80 euro al mese! Pensate, potete costruirci un parco divertimenti.
Un suolo nella zona industriale a soli 20 euro! Potete realizzare un ristorante.
Ecco il“Piano” della Di Medio che contiene i beni di proprietà del Comune da vendere o affittare(Casa Bianca, il Bosco di Mesola, alcuni suoli edificabili alla zona industriale e altri facenti parte di Comparti).
Il loro valore però è stato stabilito senza rispettare la legge.
Quando dall’opposizione si chiedeva che venisse inserito in detto Piano il bene Casa Bianca, dal Comune veniva risposto che la valutazione era stata affidata all’Agenzia delle Entrate e che il bene non poteva essere inserito se non dopo questa valutazione.
Perché tutti gli altri beni inseriti nel Piano vengono valutati dall’ufficio tecnico in barba alla norma?
E allora, le regole valgono per tutti o per qualcuno ci sono corsie preferenziali?
Ben 35 ettari del Bosco di Mesola, nel quale si svolge un’attività redditizia, qual è un parco divertimenti, perché devono essere locati a 80 euro al mese?
È possibile vendere un suolo per Attrezzature Collettive in zona industriale di 1200 metri quadri, con un bel fronte di 50 metri lineari attestato su strada pubblica (ben asfaltata, larga 12 metri, con luce, acqua, fogna, tutti i servizi) a soli 20 euro al metro quadro? E chi compra può costruirci sopra un ristorante o una sala ricevimenti pagando un suolo a 20 euro?
Purtroppo, cari cassanesi, questi sono i valori che il Comune, senza rispettare il proprio Regolamento, attribuisce ai propri beni.
Una violazione anche del principio di veridicità del bilancio di un ente pubblico.
C’è qualcuno da favorire?
Segue quanto chiesto dai tre gruppi di minoranza Primavera Cassano, Siamo Cassano e Più Cassano
Linda Catucci
Davide Del Re
Teodoro Santorsola
Amedeo Venezia
Ignazio Zullo