Con una nota i gruppi consiliari di minoranza intervengono sulle due sedute di Consiglio comunale andate deserte.
«Inutili tanti giri di parole – scrivono i consiglieri di opposizione -. I motivi della nostra assenza sono stati comunicati prima della riunione del consiglio comunale del 28 e 29 luglio al Prefetto di Bari e si racchiudono essenzialmente in quello che testualmente recita l’articolo 50 del Regolamento del Consiglio:<< La Conferenza dei Capigruppo è organo Consultivo del Presidente del Consiglio che concorre alla programmazione delle riunioni e a stabilire quant’altro risulti utile per il proficuo andamento dell’attività del Consiglio Comunale”».
«Gli scriventi – affermano i consiglieri di minoranza – non sono stati convocati per la stabilire la data e le modalità del Consiglio. Una palese violazione, quindi, della Legge comunale!».
Insomma, al centro della polemica ancora una volta c’è il ruolo della presidente Gatti, il cui comportamento più volte è stato definito dalle minoranze come «arrogante, antidemocratico, impositivo, illegittimo, monocratico, irrispettoso».
«Il sindaco Di Medio – concludono i consiglieri – anziché tentare di fare l’avvocato dell’avvocato, tra l’altro con date errate, continui beatamente a starsene in vacanza. Cassano difficilmente nota la sua assenza».
Anche dall’opposizione poi una citazione finale. Mentre la Gatti aveva scelto Pirandello, i consiglieri di minoranza trovano ispirazione da Catone il Censore: «Non possiamo controllare le male lingue degli altri, ma una vita retta ci consente di ignorarle».