Altri Sport

Atletico Cassano: «Senza interventi sul PalAngelillo, i “pellicani” potrebbero giocare altrove»

Vito Surico*
Mimmo Vitulli dell'Atletico Cassano
Intervista al dirigente della squadra cassanese, tra mercato e nuova stagione alle porte
scrivi un commento 172

Con la pubblicazione del Comunicato Ufficiale n. 1 della Divisione Calcio a 5, emanato lo scorso 3 luglio, comincia ufficialmente la stagione sportiva 2019-2020.

Stando al Comunicato, la Serie A2 2019-2020 dovrebbe essere composta da tre Gironi di 14 squadre ciascuno, con l’Atletico Cassano che dovrà attendere ancora un po’ per sapere quali saranno le avversarie del secondo anno nella seconda categoria nazionale.

Intanto, però, il presidente Michele Ruggiero, il vice Giuseppe Salonia, il direttore generale Mimmo Vitulli e tutta la dirigenza sono al lavoro per mettere a disposizione del confermato mister Parrilla il roster più competitivo possibile in una categoria che, stando ai rumors di futsalmercato e alle ufficialità annunciate delle altre società, sembra puntare a livelli sempre più alti.

A quasi due mesi dalla ripresa dell’attività agonistica e con il futsalmercato ancora in pieno fermento, facciamo il punto della situazione con il DG Vitulli.

1. Direttore Vitulli, cominciamo dal mercato: l’Atletico Cassano ha confermato lo “zoccolo duro” della squadra che ha raggiunto la finale play off nella passata stagione. Le uniche novità riguardano le partenze di Moraes, Pina e Casati, mentre arrivano in biancoceleste Fred e Sviercoski. Come cambia l’Atletico Cassano?

Sicuramente era importante dare continuità al buon lavoro fatto nella scorsa stagione e, quindi, aver riconfermato i due terzi della rosa dello scorso anno è importante. A volte può sembrare poco, io invece ritengo che riconfermare due terzi della squadra che ha già fatto bene sia un primo punto importante.

Poi, c’è stata l’uscita per fine prestito di Moraes e Casati e l’uscita di Pina, per una sua decisione unilaterale dato che ha voluto intraprendere nuove avventure e cercare nuovi stimoli. Rispettiamo la sua scelta, forse un po’ meno i modi, ma è giusto rispettarla.

In entrata accogliamo Fred e Sviercoski, due giocatori di “molta” sostanza: Due giocatori tecnici che andranno ad arricchire l’apparato tecnico del roster. Fred ha fatto oltre 50 gol in Serie B l’anno scorso, Sviercoski ha tantissima esperienza in Serie A2 e ha giocato due anni in Serie A con la Came Dosson. Due innesti che non faranno rimpiangere le uscite.

2. Possiamo considerare chiuso il mercato dell’Atletico Cassano o la dirigenza ha ancora qualche colpo in canna?

Il mercato non è ancora chiuso. Siamo in trattativa con un portiere di categoria da affiancare a Michele Dibenedetto. Dopo l’uscita di Casati per fine prestito era necessario ricollocare un’unità in quella posizione.

Stiamo, poi, parlando con un altro profilo italiano, un ragazzo giovane, di una certa rilevanza e con buone esperienze. Ovviamente non posso ancora rivelarne il nome ma ci stiamo lavorando su.

3. Considerando quelli che possono essere gli scenari della prossima Serie A2, quale sarà, secondo te, il ruolo dell’Atletico Cassano?

Sicuramente si sta delineando un campionato in cui ci saranno, almeno sulla carta, un paio di squadre a farla da padrona: alcune squadre campane, ad esempio, hanno fatto una campagna acquisti faraonica e chiaramente sono le squadre che punteranno a vincere il campionato.

Per quanto ci riguarda dobbiamo intanto capire quale sarà il nostro Girone di riferimento per capire in che zona potremo andare a lavorare. Comunque il nostro sarà sempre un campionato per fare bene, per ottenere dei risultati e toglierci soddisfazioni come quelle che ci siamo tolti l’anno scorso.

4. Al di là dei risultati sul campo, però, facendo un bilancio un po’ più ampio di quella che è stata l’attività dell’Atletico Cassano negli ultimi sette-otto anni, le soddisfazioni non sono certo mancate: innanzitutto tanti cassanesi si sono innamorati del futsal, il palazzetto è sempre pieno, c’è un nutrito gruppo di appassionati che segue la squadra anche nelle trasferte più lontane e, soprattutto, la società punta sulla crescita dei ragazzi anche grazie alla scuola calcio. Pensi si possa ancora crescere?

È sicuramente la nostra vittoria più grande: abbiamo acceso l’interesse di un paese intero. A volte incontro anche gente sconosciuta per strada, nei bar, nei supermercati, che mi chiede notizie dell’Atletico Cassano e dei nostri impegni.

L’aver suscitato un interesse costante in tutte le categorie e in tutte le fasce d’età è la nostra vittoria più grande.

Inoltre stiamo puntando molto sulla crescita del settore giovanile perché è importante, anche dal punto di vista sociale, creare un senso di appartenenza, di coesione, un pensiero rivolto al fatto di poter rappresentare il proprio paese anche da piccoli. È importante che qualcuno cominci a pensare che “io appartengo ad un paese”: così si crea unione d’intenti, senso di appartenenza non solo dal punto di vista sportivo ma anche dal punto di vista civile.

5. I problemi, però, non mancano. Su tutti c’è il Polisportivo Comunale: il Comune ha prorogato, per altri due mesi, l’affidamento della gestione alla Volley Cassano ma “del doman non v’è certezza”. Alla fine dello scorso campionato l’Amministrazione Comunale si era impegnata a sistemare il PalAngelillo per risolvere i problemi legati a capienza, superficie del campo, spogliatoi, ecc., soprattutto dopo gli ottimi risultati della passata stagione. Ad oggi, però, non c’è stato nessun intervento e non si vede una progettualità. C’è il rischio, da più parti paventato, che l’Atletico Cassano vada a giocare altrove? Come intende risolvere il problema la società?

Purtroppo questo è un problema annoso, atavico. Francamente mi diventa difficile anche parlarne sempre.

Purtroppo gli interventi al Polisportivo in generale, non solo al PalAngelillo, sono interventi che vanno fatti. Ma non solamente perché esiste l’Atletico Cassano o perché l’Atletico Cassano ha fatto dei risultati importanti. L’intervento su una struttura sportiva è un intervento necessario per una cittadina che vuole offrire ai propri cittadini un luogo di incontro, di crescita, di aggregazione.

Prima parlavo di senso di appartenenza: se non esiste un luogo dove la gente possa sentirsi unita per qualcosa, poiché lo sport unisce molto, è evidente che questo senso di appartenenza, di coesione, di unione, in questo paese non lo troveremo mai. Poi questo si riversa in tanti altri aspetti. Ce ne accorgiamo tutti i giorni.

L’anno scorso ci sono state partite che abbiamo rischiato di perdere a tavolino per il problema elettrico o per il l’umidità sul gommato che lo rendeva molto scivoloso.

Purtroppo gli interventi sono importanti, vanno fatti e, sottolineo, non solo perché esiste l’Atletico Cassano. Vanno fatti comunque.

Molte volte abbiamo valutato l’ipotesi o l’idea di giocare in un altro paese le nostre partite ufficiali. È evidente che se ci dovesse capitare una problematica seria, sarà una cosa che prenderemo fortemente in considerazione.

*Addetto stampa Atletico

venerdì 5 Luglio 2019

Argomenti

Notifiche
Notifica di
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti

Le più commentate della settimana